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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2011 alle ore 16:37.
Il successo dei referendum è stato anche una vittoria dei nuovi media sui vecchi: l'opposizione ha usato Facebook, Twitter, email e blog per scavalcare il dominio di Berlusconi sulla televisione. E' la Bbc a sottolineare il ritorno della partecipazione nella vita politica italiana e il ruolo chiave svolto da Internet.
"Gli italiani trovano la voce e puniscono Berlusconi", titola l'emittente britannica. Non è stato solo un voto di protesta, è stato anche una vittoria dei "nuovi media" usati dalla "nuova sinistra": "Attraverso il cyberspazio una nuova generazione di italiani – trentenni costretti a vivere con i genitori perché non trovano un lavoro stabile e non possono permettersi una casa per conto loro – si sono scambiati sms, twitter e email per spronarsi al voto".
Gli italiani – nota la Bbc - si sono resi conto che possono dire la loro su come è gestito il Paese. I politici attuali – la gerontocrazia italiana – restano intrappolati in divisioni post-belliche tra destra e sinistra, con lealtà provinciali verso famiglia, città e regione. "Non è necessario che i successori siano così. Sono ben navigati – nella realtà e nel cyberspazio – e conoscono diverse società e diversi modi di fare politica".
Per la Bbc, è un revival di fiducia nella democrazia: "Gli italiani sembrano avere riscoperto il referendum. Ignorato, e considerato quasi una sciocchezza per anni, ora - in tandem con i nuovi media – potrebbe avere dato nuova vita alla democrazia".
La sconfitta di Berlusconi emerge netta nei titoli (spesso in copertina) dei siti web della stampa internazionale. Nel merito dei quesiti referendari, oltre alla bocciatura dello "scudo giudiziario" per il premier, fa discutere il no al nucleare.
"L'Italia - osserva ancora la Bbc - si unisce alla Germania nel respingere l'appartenenza al club dell'energia nucleare, anche se entrambi continueranno a importarla da altri Paesi. Due grandi economie europee rinunciano a una fonte di energia che un tempo davano per scontata …. altre potrebbero seguire".
Per il Financial Times, due settimane dopo le "pesanti perdite" inflitte a Silvio Berlusconi con le amministrative, gli italiani hanno dato un "altro serio colpo alla sua credibilità" ("Gli elettori respingono riforme di Berlusconi").
Di fronte al "crescente scontento" tra le stesse fila dei suoi sostenitori di centro-destra, Berlusconi ha ammesso la sconfitta. Secondo il Ft, questa "forte dimostrazione del calo di popolarità del governo" probabilmente allargherà le spaccature nella coalizione di maggioranza e spingerà a una ricerca destinata a creare divisioni: quella di qualcuno che possa succedere a Berlusconi.
Il Ft fa notare che Enel e la francese Edf dovranno archiviare i progetti congiunti di costruire la prima centrale nucleare in Italia dopo che il precedente referendum del 1987 aveva messo in soffitta i reattori esistenti.
Il primo ministro – sottolinea il Ft – è ancor più "ostaggio" della Lega Nord e del suo leader, Umberto Bossi, che potrebbe far cadere il governo "se non soddisferà le sue richieste, che ora si concentrano sui tagli fiscali".
E lo spazio di manovra del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, è ulteriormente ristretto dall'esito dei referendum sull'acqua. Per l'Anea, le società di gestione dei servizi idrici dovranno investire circa 64 miliardi di euro nei prossimi 30 anni. Secondo analisti di Mediobanca, scrive il Ft, "è difficile credere che le autorità locali e il governo statale possano fare più debiti e sostenere questo impegnativo programma d'investimenti senza l'aiuto del settore privato".
"Un altro colpo per Berlusconi" è il titolo dell'Economist, che parla di "schiacciante sconfitta personale" per il primo ministro. Secondo il settimanale britannico, tutti i segnali indicano che si è trattato di un voto di protesta, "non tanto sui temi (oggetto dei referendum, ndr) quanto contro il primo ministro e il suo governo".
L'Economist attira l'attenzione su due date: il 19 giugno, quando la lega Nord farà la sua manifestazione annuale a Pontida; e il 22 giugno, quando è previsto il voto di fiducia in Parlamento. "Qui le conseguenze dell'attuale sorpresa potrebbe cominciare ad avere ripercussioni al di fuori dell'Italia". La Lega – spiega – vuole che Berlusconi prometta tagli fiscali. Ciò potrebbe "aprire la strada a un nuovo accesso di lassismo fiscale in Italia che potrebbe, a sua volta, avere effetti preoccupanti sulla stabilità dell'euro".
Il Daily Mail
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