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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2011 alle ore 16:37.

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non può fare a meno di metter in copertina "il bunga bunga del 1811", facendo notare che Berlusconi scherza "nonostante la sberla ricevuta dagli italiani" con i referendum.

Altri quotidiani britannici non cedono alle battute del premier. "Stroncati i piani nucleari di Berlusconi", titola il Guardian. Il movimento anti-nucleare ha ottenuto una "vittoria schiacciante". Per il primo ministro italiano si tratta della "seconda amara sconfitta" in due settimane. E dire che il governo aveva fatto "tutto quello che poteva" per mantenere bassa l'affluenza: Berlusconi ha boicottato il voto e la televisione, in gran parte sotto il suo dominio, ha ignorato il voto fino agli ultimi giorni.

Anche il Times attira l'attenzione sul fatto che non ha funzionato l'invito a non andare a votare: "Berlusconi schiacciato alle urne, gli elettori ignorano appello a boicottaggio".

"Gli elettori bastonano di nuovo Berlusconi con i referendum": l'Independent sottolinea che gli italiani hanno dato un colpo di scure a gran parte della legislazione chiave introdotta da quando è tornato al potere.

Il voto ha dimostrato che l'amministrazione di Berlusconi ora è "senza timone e impotente", dice all'Independent James Walston, professore all'American University di Roma. "L'umiliazione per il governo – continua - potrebbe affrettare il desiderio della Lega Nord di togliere la spina al governo Berlusconi". A suo parere, è un altro passo verso la fine del governo Berlusconi e verso probabili elezioni anticipate.

In Francia, il no dell'Italia al nucleare ha un impatto diretto per via degli accordi di collaborazione tra i due Paesi per la realizzazione di nuove centrali in Italia. Ma sulla stampa francese, il no degli italiani a Berlusconi ha un rilievo forse anche maggiore.

Le Figaro vede nero per il Cavaliere: "L'avvenire di Berlusconi si oscura", titola sulla prima pagina del suo sito web. "Il presidente del Consiglio saprà presto cosa esige la Lega Nord come prezzo della sua fedeltà fino al termine della legislatura nel 2013".

La Lega, spiega Le Figaro, è infatti un alleato di cui Berlusconi non può fare a meno: non è certo il gruppo dei Responsabili che potrebbe compensare la sua uscita dalla maggioranza.

I referendum sono stati uno "sferzante rovescio per Berlusconi": gli italiani hanno massicciamente respinto le leggi difese dal suo governo. E il capo del governo ha riconosciuto la sconfitta. E' stato un "cocente smacco".

Secondo Le Figaro, la consultazione referendaria avrebbe probabilmente avuto la stessa sorte delle sei precedenti se non ci fosse stata la questione del nucleare. La tragedia di Fukushima e la decisione della Germania di abbandonare l'atomo nel 2022 hanno "galvanizzato" gli oppositori del nucleare. E anche se non fosse stato raggiunto il quorum "sarebbe stato difficile per il governo trovare dei siti o aprire dei cantieri, tanto sono vigorose le opposizioni locali al nucleare, praticamente in tutte le regioni".

"Gli italiani rimandano Berlusconi in tribunale e dicono no al nucleare": per Les Echos, il vento sta decisamente cambiando in Italia. Il premier ha avuto una "fortissima sconfessione" da parte degli italiani. Dei quattro quesiti, secondo il quotidiano economico, il più importante riguardava la protezione giudiziaria del premier.

Indebolito come non mai, ora Berlusconi avrà difficoltà a mettere in cantiere la grande riforma fiscale promessa per l'estate. In un commento intitolato "Lo schiaffo" Les Echos analizza l'erosione del suo potere.

Lo schiaffo è senza dubbio il leit-motiv, da Libération – "Nuova sberla per Berlusconi" – a Parismatch – "Berlusconi di nuovo schiaffeggiato dagli elettori" -.

"Secondo schiaffo per Berlusconi" titola i Nouvel Observateur, che si domanda quale sarà il terzo schiaffo per il vecchio magnate sulla via del tramonto.

Il referendum sul legittimo impedimento ha un "valore politico chiaro" e dimostra che l'Italia "è viva e ha deciso di voltare la pagina del berlusconismo". Secondo il Nouvel Obs, la sinistra è stata prudente e ha evitato di personalizzare troppo i referendum per non provocare la rimobilitazione dei suoi fan. Sicché si è assistito a una campagna "onirica", dove ciascuno faceva finta di andare a votare su questioni precise, mentre "il vero obiettivo" era togliere a Berlusconi la copertura giudiziaria.

Altri titoli sul sito del Nouvel Obs: "La fine dell'era Berlusconi?"; "Dopo la pesante sconfitta, Berlusconi deve affrontare la giustizia"; "Nucleare italiano: no, no e no". Quest'ultimo, un blog, nota che il no dell'Italia pone alla Francia un triplice problema: 1) la perennità di un fiore all'occhiello industriale che vede mercati "domestici" ridursi" (anche se ci sono Cina e India); 2) come contribuire alla riduzione dei gas serra quando il nucleare è abbandonato da un numero crescente di Paesi; 3) la Francia avrà i mezzi necessari per impegnarsi contemporaneamente su tre fronti, il nucleare, la riabilitazione termica e le rinnovabili? In ogni caso, è "abbastanza probabile che le importazioni italiane di elettricità di origine nucleare aumentino nei prossimi anni".

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