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Questo articolo è stato pubblicato il 19 giugno 2011 alle ore 17:46.

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Gates: contatti tra Usa e talebani per un accordo di pace (Foto Reuters)Gates: contatti tra Usa e talebani per un accordo di pace (Foto Reuters)

Potrebbero trascorrere mesi prima che diano frutto gli sforzi per raggiungere un accordo di pace con i talebani. Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa, Robert Gates, che lascerà l'incarico a fine mese. Gates ha confermato che nelle ultime settimane ci sono stati contatti tra i talebani e gli Stati Uniti, guidati dal Dipartimento di Stato: «Ci sono stati contatti esplorativi da parte di un certo numero di paesi. Ma direi che, in questa fase, sono molto preliminari», ha osservato, in un'intervista alla Cnn.

Le parole del ministro della Difesa arrivano il giorno dopo quello in cui il presidente afghano, Hamid Karzai, ha annunciato che gli Usa sono in contatto con i talebani, una sorprendente ammissione pubblica di un'iniziativa di pace finora circondata da assoluta segretezza. «Penso che ci sia la volontà di discutere con i talebani da parte di un certo numero di paesi, compresi gli Stati Uniti», ha detto Gates alla Cnn. Il capo del Pentagono ha sottolineato che è cruciale stabilire «chi rappresenta veramente i talebani», prima di impegnarsi in colloqui con qualcuno che pretende di rappresentare il capo dei talebani, come il mullah Omar. «Non vogliamo ritrovarci a un certo punto a discutere con qualcuno che di fatto è un indipendente», ha aggiunto Gates.

Secondo il segretario alla Difesa americano Al Qaida è stata seriamente indebolita: dopo l'uccisione del suo fondatore, Osama Bin Laden, il network terroristico potrebbe ora scindersi in diversi gruppi regionali. Gates ha ricordato che Bin Laden non è l'unico leader del gruppo ucciso recentemente: «Negli ultimi due anni abbiamo fatto un importante numero di vittime tra i capi», ha detto. Giovedì Al Qaida ha annunciato la designazione di Ayman al-Zawahiri, il braccio destro di Bin Laden, alla testa del gruppo. «Bisogna vedere se Zawahiri, il nuovo capo, sarà in grado di mantenere i vari gruppi uniti in una sorta di unico movimento, o se Al Qaida comincerà a scindersi in gruppi regionali con obiettivi locali. Al momento questo ancora non lo sappiamo», ha aggiunto il capo del Pentagono.

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