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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2011 alle ore 19:40.

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Pier Luigi Bersani critica senza sconti la manovra del Governo. «Siamo davanti a una manovra del dottor Stranamore», ha detto il segretario del Pd ai cronisti alla Camera. «Si parla di miliardi come fossero noccioline e non si rende chiaro al Paese che cosa siano in concreto questi miliardi», ha aggiunto.

«È una manovra inaccettabile per l'enorme carico sociale che determina, perché è recessiva e lascia un'alea rilevantissima sui pareggi di bilancio», dice Bersani. «Dire sbrigativamente che le leggi delega produrranno 12-15 miliardi di risparmi o altrimenti si tagliano le detrazioni fiscali significa mettere il Paese di fronte ad un ulteriore e drammatico colpo alle condizioni sociali». Le detrazioni, attacca il segretario Pd, «non sono sconti per la palestra ma per i figli a carico e per i redditi più bassi».

Quanto ai tempi previsti per l'approvazione della manovra, Bersani ritiene «impensabile il voto di fiducia». «Cicchitto non dica che la nostra proposta non rispetta i tempi perché noi i tempi li conosciamo, anche perché da uno sguardo più attento dalla manovra verrà fuori un'enormità di problemi e infatti Regioni ed enti locali chiedono che il Governo renda noti gli importi».

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