Marcegaglia: tagli alla spesa pubblica per non finire come la Grecia

«Il nostro Paese ha bisogno di tagliare la spesa pubblica e riequilibrare i conti pubblici perché altrimenti rischiamo di diventare come la Grecia, anche se non siamo come la Grecia». Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, intervenendo al comitato premio Leonardo. «Tagliare la spesa - ha sottolineato Marcegaglia - non piace a nessuno ma dobbiamo farlo».

Basta con l'Italia che non vuol cambiare, continua il presidente di Confindustria: «E' un'Italia che alza le barricate - ha spiegato intervenendo al Forum annuale del comitato Leonardo - ogni volta che c'è un cambiamento è l'Italia che noi non vogliamo».

«Serve un sistema di promozione unico per le imprese che vogliono esportare» e «la nostra idea è che un sistema promozionale ha più senso se è sotto il ministero degli Esteri», ha detto Marcegaglia, intervenendo al Forum dove un gruppo di dipendenti dell'Ice ha protestato contro la soppressione e la riorganizzazione dell'Istituto prevista dalla manovra di finanza pubblica. Confindustria, «non solo con la mia presidenza ma anche con quella di Montezemolo, - ha spiegato Marcegaglia - ha sempre chiesto di avere un sistema di promozione unico per le imprese che vogliono esportare. Oggi, vari soggetti in modo distinto e non coordinato, Ice, Regioni, Camere di Commercio, fanno tutti promozione», usando diverse risorse.

Secondo Marcegaglia, occorre una riforma e bisogna ragionare «su come tagliare gli sprechi e avere un sistema promozionale coordinato, unico che non porti a dispersione delle risorse. Dobbiamo trovare un meccanismo per avere un sistema efficiente e che supporti le imprese all'estero. Il sistema così com'è non è più sopportabile dal sistema imprenditoriale. Era prevista una ristrutturazione complessiva del sistema ma non è stata fatta, non accettiamo che tutto resti così come è e non funziona». La riforma e la ristrutturazione dell'Ice, ha ribadito Marcegaglia, deve portare «a un sistema di promozione unico. Non vogliamo tagliare nessun posto di lavoro - ha concluso - e chi lo dice, dice una sciocchezza. Non possiamo rimanere più così». (Il Sole 24 Ore - Radiocor)

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