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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2011 alle ore 19:34.

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Rebekah Brooks (Ap)Rebekah Brooks (Ap)

Altre bambine vittime di pedofili - Danielle Jones nel 2001, le amichette Holly Wells e Jessica Chapman nel 2002, ma anche la famiglia di Maddie McCann, scomparsa nel 2007 in Portogallo - avrebbero subito la stessa sorte. Tre anni dopo Milly, nel 2005, furono spiate le famiglie delle vittime delle bombe del 7 luglio a Londra. «Voglio parlare con Murdoch, metterlo di fronte alle responsabilità sue e del potere che ha e di come lo dovrebbe usare», ha detto Graham Foulkes, padre di un ragazzo morto negli attentati di cui proprio domani ricorre il sesto anniversario.

Mentre importanti inserzionisti - dopo la Ford, oggi Virgin Holidays, Lloyds, Mitsubishi e il gruppo automobilistico Vauxhall - ritirano la pubblicità dal tabloid, il comportamento dei reporter e dei detective di News of the World sono stati al centro del Question Time e poi di un acceso dibattito di emergenza - solo il quarto dal 1990 - alla Camera dei Comuni. «C'è una lezione da imparare per i media», ha detto Cameron dicendosi aperto in linea di principio a un'inchiesta o a più inchieste sugli standard etici dei giornali britannici.

Lo scandalo allunga un'ombra sui piani di Murdoch di impadronirsi dell'emittente commerciale BSkyB: il governo britannico dovrebbe decidere a giorni se dare luce verde e Miliband, nel ribadire con forza la richiesta di dimissioni della Ceo di News International Rebekah Brooks che era al timone di News of the World nel 2002, ha suggerito una pausa di riflessione.

«Abbiamo permesso a Murdoch di avere troppo potere «gli ha fatto eco il suo collega di partito Chris Bryant: «Lui non vive qui, non paga le tasse qui, eppure possiede già quattro giornali. Almeno Berlusconi vive in Italia».

News International ha aperto un'inchiesta interna: «Siamo vicini a scoprire chi ha ordinato al detective Glen Mulcauire di entrare nel cellulare di Milly», ha detto il portavoce Simon Greenberg precisando che «è chiaro» che questa persona non è la Brooks. 43 anni, una cascata di capelli rosso fiamma, Rebekah è la pupilla e la confidente di Murdoch nel Regno Unito e la sua donna di fiducia dopo che qualche mese fa il figlio James è stato chiamato al quartier generale di News Corp a New York. La Brooks è salita nel 2009 al timone del braccio britannico delle operazioni britanniche del tycoon australiano quando il figlio del boss ne era stato fatto presidente. Oggi, attraverso il portavoce, si è detta «nauseata» dalle accuse e ha promesso «le azioni più forti possibili» nei confronti dei responsabili. «Era in vacanza in Italia quando Milly Dowler venne spiata», è la linea difensiva messa avanti da News International, una posizione che, secondo il Guardian, torna a puntare i riflettori su Coulson: all'epoca l'ex portavoce di Cameron era il suo vice. Se il caso della Brooks resta insomma in sospeso, su Coulson le nubi sono sempre più dense.

Intanto per l'uscita di scena con contraccolpi che lambiscono anche Downing Street e che si vedrà dove porteranno, un ultimo tentativo di non affondare completamente nel fango: L'ultimo numero del domenicale non avrà pubblicità e i ricavi andranno in beneficenza. Almeno la beneficenza commentano in molti.

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