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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2011 alle ore 14:36.

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Manovra, il Wsj guarda alle misure per la crescita,ma per il Ft la credibilità del governo è danneggiataManovra, il Wsj guarda alle misure per la crescita,ma per il Ft la credibilità del governo è danneggiata

Con una scelta controcorrente nella stampa internazionale, il Wall Street Journal punta l’attenzione sulle misure per la crescita contenute nella manovra: “L’Italia si muove per riaccendere l’economia”, titola il Wsj.

Dopo la brutta figura della norma, poi ritirata, che avrebbe aiutato Fininvest, negli Usa il pacchetto appare in una luce un po’ migliore anche sul fronte dei tagli, poiché un lancio dell’agenzia americana Associated Press sottolinea che nel mirino ci sono “privilegi politici” come le auto blu.

Ma per il resto all’estero il pasticcio della cosiddetta norma “Salva Fininvest”, che ha tenuto banco nelle cronache dall’Italia, ha lasciato la percezione di un governo “indebolito” (Reuters) e danneggiato nella sua “credibilità” (Financial Times). Al di là della solidità finanziaria, “molti analisti pensano che l’Italia dovrebbe preoccuparsi di più della sua prosperità a lungo termine”, osserva il Wsj, ricordando che nel primo trimestre la crescita dell’Italia è stata appena dello 0,1%, contro lo 0,8% dell’eurozona.

Il Wsj sottolinea, dunque, le iniziative per la crescita: il governo – scrive - ha confermato il piano di risparmi di bilancio da 40 miliardi di euro per arrivare al pareggio nel 2014, ma “ha anche detto che spera di riaccendere la debole economia” con misure come sgravi fiscali per i giovani imprenditori e orari d’apertura più lunghi per i negozi nel week-end. Il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha detto che il governo vuole aumentare la produttività italiana, “che è una delle più basse d’Europa”. Tra le misure, lo sgravio fiscale del 5% per i primi cinque anni d’attività delle nuove imprese di giovani imprenditori. “Uno dei più grandi problemi dell’Italia è l’alto tasso di disoccupazione tra i giovani”, ricorda il Wsj.

 E’ notizia da titolo, in un’Ap pubblicata sul Washington Post, il taglio delle auto blu, che rientra nella sforbiciata ai costi dell’apparato politico e amministrativo, definita da Tremonti la parte “più rivoluzionaria” del bilancio d’austerità. 

Sul sito web del Chicago Tribunee di altri media americani ed europei trova spazio un’analisi Reuters che invece getta luce sull’incertezza politica: “Berlusconi ulteriormente indebolito dal fiasco Fininvest”. La “rara marcia indietro” del primo ministro Silvio Berlusconi, spinto a ritirare una norma che i suoi oppositori dicono fosse “fatta su misura per proteggere i propri interessi aziendali”, “lo ha debilitato” – scrive la Reuters - e indica il suo “crescente isolamento” all’interno del centro-destra.

 Dopo le “umilianti sconfitte” alle amministrative e ai referendum, l’episodio – prosegue l’agenzia - ha ulteriormente teso le relazioni del partito di Berlusconi con la Lega Nord, il partito che gli garantisce la “sopravvivenza politica”. I commentatori parlano di una “velenosa atmosfera di sospetto” nell’ufficio del premier e dicono che Berlusconi è stato costretto a un “imbarazzante voltafaccia”, rendendosi conto di non avere più l’appoggio automatico di alcuni dei ministri più vicini. In una “mossa a sorpresa”, Berlusconi ha ritirato la norma, di cui avrebbe direttamente beneficiato Fininvest, la sua holding, sospendendo il pagamento di 750 milioni di euro che Fininvest dovrebbe pagare alla rivale Cir nella disputa sul takeover della Mondadori. E mentre Berlusconi “perde strato dopo strato il Teflon politico che lo ha protetto per tutti questi anni”, secondo la Reuters prende sempre più corpo l’ipotesi che le divisioni del centro-destra portino a elezioni anticipate.

 L’Independentparla di “umiliante inversione a U” di Berlusconi, come aveva già fatto ieri il Guardian, mentre El Pais non aveva esitato a definire un “inganno” la norma che “salvava il suo impero mediatico”. “Berlusconi lascia cadere la legge che aiutava la sua azienda”, titola oggi l’Independent, osservando che il premier continua a restare al potere “largamente grazie all’assenza di un’opposizione credibile”.

Per il Financial Times “la credibilità del governo è stata gravemente danneggiata” dopo che è emerso che qualcuno – che non è stato individuato – ha inserito la clausola che “chiaramente ha diviso il governo”. Il pacchetto è stato approvato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, informa il Ft, dopo che Berlusconi ha fatto marcia indietro “in una tempesta di proteste” e ha ritirato una disposizione che avrebbe permesso al suo impero mediatico di rinviare il pagamento di 750 milioni di risarcimento.

Quanto al pacchetto d’austerità, secondo il Financial Times la conferenza stampa di presentazione “ha solo aggiunto confusione” e ha fornito “pochi dettagli su come gli obiettivi saranno raggiunti”. Inoltre, Tremonti ha dato altre cifre e, sommando il totale degli aggiustamenti indicati dal ministro, si arrivava a una correzione di 48 miliardi di euro dal 2011 al 2014. Ma un funzionario – precisa il quotidiano - ha poi chiarito che la cifra esatta è quella di 40 miliardi. Il Ft cita il parere di un analista di Mizuho International: “Alcune misure non sono strutturali, altre saranno profondamente impopolari, ma le prospettive di riduzione del deficit sono buone, purché migliori la performance di crescita dell’economia”. C’è quindi un accenno alle misure per promuovere la crescita e al taglio dei “costi della politica”. Ma la credibilità del piano è contestata dall’opposizione, osserva il Ft. Poiché il grosso dei risparmi dovrebbe avvenire dopo le elezioni che si dovrebbero svolgere al più tardi nella primavera del 2013, “gli analisti si domandano se un nuovo governo manterrà la linea”.

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