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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2011 alle ore 11:20.

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Di Celestina Dominelli
Di fronte alla crisi che colpisce anche il nostro paese e al rischio di nuove ondate speculative come quelle che, venerdì scorso, hanno investito i mercati italiani, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna a chiedere uno sforzo «di coesione nazionale» di cui, dice, «c'è bisogno per superare le difficili prove all'ordine del giorno». Ma sulla necessità di imprimere un segnale che tenga lontano "le locuste" interviene anche il cancelliere tedesco Angela Merkel che ha parlato ieri al telefono con il premier Silvio Berlusconi. «L'Italia - è la richiesta rivolta dalla Merkel al Cavaliere - deve mandare segnali urgenti» sul fronte del risanamento dei conti: ovvero approvare subito la manovra e le misure di contenimento del debito.

Marcegaglia: lavorare tutti nella stessa direzione
Il nuovo appello del Colle arriva nel corso della cerimonia per i 100 anni del Viminale che si tiene al ministero dell'Interno alla presenza del ministro Roberto Maroni, degli ex ministri dell'Interno e della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Proprio dalla numero uno degli industriali giunge una sollecitazione analoga a quella del Quirinale. «In un momento difficile come questo, dove tutti i Paesi europei, e anche l'Italia, sono chiamati a gestire situazioni complesse anche per le turbolenze dei mercati finanziari, credo sia opportuno riunirsi intorno ai simboli del nostro Paese e lavorare tutti assieme nella stessa direzione per difenderlo e costruire un futuro migliore per i nostri figli».

Confindustria: con spread record approvare subito la manovra
La numero uno di Viale dell'Astronomia sollecita quindi l'immediata approvazione della manovra viste le turbolenze dei mercati finanziari. «Sui mercati la preoccupazione c'è - osserva ancora Marcegaglia a margine della cerimonia al Viminale - e, a maggior ragione con lo spread Btp bund ai massimi e in crescita, la manovra va approvata subito e i saldi non vanno cambiati minimamente», aggiunge invitando il Paese a una «grande coesione politica e sociale». E sollecita poi l'Europa a decidere «nel più breve tempo possibile cosa fare per supportare la Grecia. Questa situazione che si prolunga nel non prendere decisioni chiare su come affrontare il problema Grecia, mette in difficoltà l'Europa e i paesi a maggior debito, e noi siamo tra questi».

Ieri nuovo monito del Colle
Un invito alla compattezza che riecheggia quello del presidente della Repubblica nel giorno in cui la manovra da 47 miliardi comincia il suo iter al Senato. Anche ieri il capo dello Stato aveva lanciato un monito politico per provare ad allentare i timori di nuovi assalti ai mercati italiani. «Se siamo seri, non ci dobbiamo preoccupare». Un modo per tornare a richiamare l'esigenza di un'ampia condivisione sullo sforzo chiesto da Bruxelles per arrivare al pareggio di bilancio nel 2014. «Vorrei che davvero maggioranza e opposizione concordassero con l'obiettivo di risanamento del bilancio, segnalato dall'Ue - aveva detto appena qualche giorno fa il presidente della Repubblica - e che questo obiettivo non fosse messo in dubbio da nessuna parte politica».

Marcegaglia: approvare subito la manovra, senza modificare i saldi. Serve forte coesione sociale (di Nicoletta Picchio)

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