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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2011 alle ore 06:43.

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Musica per le orecchie del mercato, dopo mesi di stonata cacofonia politica. Il veicolo Efsf, creato nel maggio 2010 per preservare la stabilità finanziaria dell'Eurozona, è stato promosso ieri da semplice comparsa a protagonista nella risoluzione della crisi del debito sovrano europeo.
Continua u pagina 2 di Isabella Bufacchi
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BRUXELLES. Dal nostro inviato
La potenza di fuoco, gli strumenti, il campo di azione, gli interventi dell'Efsf sono stati estesi e rafforzati per trasformare questo veicolo garantito dagli Stati dell'Eurozona da mero erogatore di prestiti con il contagocce in prestatore di ultima istanza: un colosso con le spalle talmente larghe, si augurano i politici europei, da riuscire a mettere in fuga e spaventare la speculazione e rassicurare, agendo da guardiano della moneta unica, gli investitori che detengono titoli azionari e obbligazionari denominati in euro.
I nuovi compiti assegnati all'Efsf, che fino a ieri ha finanziato il Portogallo e l'Irlanda concedendo prestiti con durata media di 7,5 anni assieme all'Efsm (European financial stabilization mechanism della Commissione europea in rappresentanza dei 27), spaziano ora dal sostegno diretto alla Grecia con prestiti da un minimo di 15 anni fino a 30 anni con un periodo di grazia di dieci, alla ricapitalizzazione delle banche fino agli acquisti sul mercato secondario dei titoli di stato emessi da qualsiasi Paese, non solo quelli aiutati finanziariamente nell'ambito di un piano di risanamento dei conti pubblici concordato con Ue e Fondo monetario internazionale. Quindi anche Italia, Spagna e Belgio.
Le novità annunciate ieri sera dopo il vertice riguardano sia l'Efsf che il nuovo veicolo Esm (il cui avvio è previsto dalla seconda metà del 2013). Gli interventi saranno basati su un programma "precauzionale" e gli Stati dell'Eurozona si sono impegnati ad avviare l'implementazione delle loro decisioni «il più presto possibile». Un passaggio fondamentale per tranquillizzare i mercati che temono tempi lunghi e ancora incerti. Un altro aspetto importante dell'annuncio ha riguardato la collaborazione tra la Bce e i veicoli Efsf-Esm: spetterà alla Banca centrale stabilire l'esistenza di «circostanze eccezionali» per consentire l'acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario al fine di evitare il contagio.
Tra le ipotesi allo studio ieri c'è stata anche quella di abilitare l'Efsf ad acquistare al prezzo di acquisto i titoli di Stato greci detenuti dalla Banca centrale europea, per evitare che la Bce rischi di accollarsi perdite nel caso di ristrutturazione dei titoli di Stato greci. Ma questo non trova riscontri nel documento. Importante infine la riduzione del tasso di interesse sui prestiti concessi dall'Efsf ai Paesi in difficoltà che possono scendere fino al 3,5 per cento.

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