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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2011 alle ore 13:49.

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Il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto (Ansa)Il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto (Ansa)

Se ne parlava da tre anni, dall'inizio della legislatura senza che un solo euro fosse stato attivato dal Tesoro. Oggi finalmente il "piano Sud" è diventato qualcosa di più concreto che non il braccio di ferro continuo fra Giulio Tremonti e il resto del mondo (quasi tutti i ministri a turno, tutti i governatori, il sottosegretario al Cipe Gianfranco Micciché).

Il comitato interministeriale per la programmazione economica ha infatti assegnato 7.345 milioni dei fondi Fas regionali a cinque opere strategiche nazionali e a cento opere infrastrutturali locali concordate dal ministro Fitto, che il "piano Sud" ha messo a punto con pazienza nell'ultimo anno, con gli otto governatori del Mezzogiorno. Alle cinque opere strategiche meridionali individuate (ferrovia Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria autostrada e ferrovia, statale Sassari-Olbia e ferrovia Catania-Palermo) vanno 1.653,6 milioni mentre alle cento opere locali (alcune delle quali raggiungono importi di 300-400 milioni) andranno 5.747,3 milioni. La valutazione del piano sta tutta in queste cifre perché la battaglia di Tremonti e Fitto era proprio quella di spostare risorse spesso disperse dai Par (i piani regionali finanziati con il Fas) fra migliaia di microinterventi sulle grandi priorità nazionali. Per Tremonti, che alla fine ha detto sì, dopo un braccio di ferro di cinque giorni, questo spostamento era insufficiente.

Per Fitto, che per primo aveva indicato questa strada per l'uso dei Fas e dei fondi Ue e aveva poi costruito un faticoso accordo con i Governatori, questo era il miglior punto di equilibrio possibile oggi e sarebbe stato dannoso attendere oltre. Alla fine è passata questa linea realistica e concreta, anche per la debolezza politica e l'isolamento di Tremonti in questa fase. Per le imprese è comunque una boccata d'ossigeno di non poco conto che toccherà tutti i livelli di impresa, le grandi e le medio-piccole su base territoriale.

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