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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2011 alle ore 08:05.

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Sono cinque le grandi opere strategiche nazionali prescelte dal governo per essere finanziate con il «piano Sud», all'esame del Cipe domani: 790 milioni alla ferrovia veloce Napoli-Bari, 406,5 alla strada statale Sassari-Olbia, 240 milioni alla ferrovia Salerno-Reggio Calabria, 217,1 milioni al completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, mentre alla ferrovia Catania-Palermo - che pure entra nella 'serie A' delle infrastrutture meridionali - in questa fase non saranno assegnate nuove risorse oltre quelle disponibili.

Prende forma così il «piano Sud» per le infrastrutture su cui pure continua il braccio di ferro dentro il Governo: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianfranco Miccichè, vuole portarlo all'esame del Cipe convocato per domani, mentre il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, minaccia addirittura di non partecipare alla riunione del comitato. Già venerdì scorso, la riunione del Cipe si doveva tenere ed era stata poi rinviata per lo scontro fra Miccichè e il ministero dell'Economia che aveva addirittura dato parere negativo alla bozza di delibera nel pre-Cipe del giorno precedente.

Oltre ai 1.653,6 milioni che il piano dovrebbe distribuire alle cinque grandi opere di 'serie A', l'ipotesi istruttoria messa a punto dal ministro per le Regioni, con la delega alla coesione territoriale, Raffaele Fitto, dal ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e da Palazzo Chigi prevede ulteriori assegnazioni per 5.691,2 milioni a un centinaio di infrastrutture interregionali e regionali. In tutto le risorse in via di ripartizione fra opere nazionali e opere locali ammontano quindi a 7.344,8 milioni.

Le infrastrutture locali non saranno soltanto stradali e ferroviarie, che pure sono la parte preponderante, ma ci saranno anche schemi idrici (Calabria), porti e interporti (Campania), aree di insediamento produttivo, banda larga, turismo (Puglia), ancora idrico (Sardegna). La torta regionale sarà così ripartita, se passerà lo schema di delibera predisposto: 1.197,9 milioni alla Sicilia, 1.181,6 milioni alla Campania, 925,5 milioni alla Puglia, 723,3 milioni alla Calabria, 657,9 milioni alla Sardegna, 586,5 milioni al Molise, 418,5 milioni alla Basilicata.

La ripartizione fra opere care alle Regioni e opere strategiche nazionali è ancora molto sbilanciata a favore delle prime e questo è uno dei motivi che induce ancora Tremonti a resistere nel tentativo di migliorare qualitativamente il piano Sud. Inoltre, gli allegati alla bozza di delibera dimostrano che i 1.653,6 milioni assegnati alle grandi opere strategiche nazionali coprono soltanto il 14,4% del fabbisogno finanziario totale per completare queste opere, stimato in 11.442,6 milioni, mentre 5.691,2 milioni di risorse assegnate alle opere interregionali e regionali coprono oltre l'80% del fabbisogno fissato a 7.040,5 milioni.

D'altra parte, il tira e molla sull'assegnazione dei fondi Fas ai piani regionali va avanti ormai da tre anni e anche le imprese pensano che in questo modo si stia bloccando una possibilità di crescita dell'economia meridionale. «Questi 7,2 miliardi vanno distribuiti subito», dicono a questo punti i ministri interessati e anche il mondo dell'economia. Senza contare che queste risorse sulla carta sono di competenza delle Regioni e anche se è passata ormai la linea del governo, che punta a riqualificare i piani regionali presentati ormai da mesi con un eccesso di frammentazione degli interventi, un accordo tra governo e conferenza delle Regioni sembra indispensabile per dare il via libera al «piano Sud» senza ulteriori strappi istituzionali.

Come vada a finire la partita per un Tremonti sempre più solo nel governo si capirà domattina o forse già stasera, se sarà confermato o meno all'ordine del giorno di un Cipe molto robusto anche il piano Sud e la distribuzione di questi primi 7,2 miliardi dei fondi Fas regionali. Sarà probabilmente una telefonata fra il ministro dell'Economia e Fitto, nella giornata di oggi, a sciogliere il dilemma, con qualche possibile correzione in corsa al piano da portare al Cipe.

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