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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2011 alle ore 18:42.

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Immigrazione: chiesta convalida 28 arresti per scontri al Cara di Bari (AFP Photo)Immigrazione: chiesta convalida 28 arresti per scontri al Cara di Bari (AFP Photo)

BARI - Una seconda commissione ministeriale per ridurre i tempi di esame delle richieste di asilo politico e tolleranza zero per gli autori di violenze compiute lunedì scorso fuori del Centro di accoglienza residenti asilo (Cara) di Bari. Questo l'annuncio del sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, a conclsuione del vertice tenutosi nel primo pomeriggio di oggi nella prefettura di Bari. «Il ministro dell'Interno - ha spiegato Mantovano - ha deciso con un provvedimento sottoscritto ieri, e predisposto dal dipartimento Libertà civili, l'istituzione a Bari di una seconda Commissione asilo, o meglio di una seconda sezione della Commissione asilo. Questo fa prevedere un abbattimento significativo dei tempi».

In termini numerici infatti il fenomeno è passato, per il Cara di Bari, dalle 506 richieste di asilo del 2010 alle 3.371 del 2011. Il relativo esame deve avvenire - come ha spiegato il sottosegretario - caso per caso, come previsto dalla Convenzione di Ginevra e dalle norme europee, da tutti coloro che compongono le commissioni». E nell'esaminare le richieste si terrà conto - ha proseguito - «di coloro che provengono da contesti di guerra, di estremo disagio che richiedono o il riconoscimento dello status di rifugiati o della protezione umanitaria. Se uno era andato in Libia per venire clandestinamente in Italia si trova in una condizione diversa rispetto a chi, provenendo dalla stessa nazione, si trovava in Libia da dieci anni ed è stato costretto a scappare»

L'esame più celere delle richieste di asilo - ha avvertito Mantovano - «non significa un esame più superficiale. Tutti coloro che hanno presentato la domanda saranno convocati e tutto avverrà col massimo dello scrupolo e dell'equilibrio, ma senza nessuna tolleranza nei confronti degli autori di violenze, anche perché fra gli elementi che impongono di rigettare la domanda di asilo c'é anche quello di rendersi responsabili i fatti di violenza e turbativa di ordine pubblico». Nulla di casuale poi, per l'esponente di Governo, sul fatto che le violenze siano scoppiate contemporaneamente a Bari, a Mineo e a Crotone, «senza motivi particolari che abbiano potuto accendere gli animi. Nulla giustifica qualcosa del genere, e nulla la giustificherà in un futuro che ci auguriamo non ci sia».

Chiesta la convalida dell'arresto per 28 immigrati del Cara
Sono accusati di un lungo elenco di reati i 28 extracomunitari di cui la procura della repubblica di Bari ha chiesto la convalida dell'arresto perchè coinvolti nella rivolta che, due giorni fa, ha bloccato per molte ore la circolazione ferroviaria e stradale di un lungo tratto della SS 16 Bis e provocato scontri violentissimi con carabinieri e polizia. I 28 immigrati sono infatti accusati, a vario titolo, di violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata dal numero di persone e dall'uso di armi improprie (spranghe di ferro e sassi), minacce, interruzione di pubblico servizio (blocco di strade e linee ferroviarie), danneggiamento, violenza privata, lesioni personali aggravate. I pm titolari del fascicolo, Pasquale Drago e Marcello Quercia, hanno quindi rinunciato al processo per direttissima perchè sono necessari altri approfondimenti, compresa la precisa identificazione degli indagati. Come si ricorderà, la protesta degli immigrati del Cara di Bari era stata provocata dai ritardi lamentati nelle procedure di rilascio dei permessi e negli scontri sono rimasti feriti in 98, di cui 82 tra le forze dell'ordine.

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