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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2011 alle ore 18:44.

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Accelerazione delle misure in manovra per raggiungere nel 2013 il pareggio di bilancio e misure per la crescita e lo sviluppo. Quattro i pilastri degli interventi, due di finanza pubblica e due di crescita e sviluppo. Lo hanno annunciato il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa che si è svolta a mercati chiusi. La decisione di anticipare alcune misure anti-crisi non è stata presa, ha detto Berlusconi, per dare una risposta alle richieste della Bce, ma per «rispondere a una emergenza dei mercati che non sono governati da nessuno, hanno una vita indipendente dalla realtà economica dei paesi». Non ci saranno manovre addizionali. Al momento dell'arrivo a palazzo Chigi il premier è stato contestato dalla folla dinanzi al palazzo.

Quattro i pilastri degli interventi
Quattro i pilastri. Tremonti ha reso noto che i primi due interventi riguardano l'introduzione in Costituzione del pareggio di bilancio e l'anticipo del pareggio al 2013, mentre gli altri due porteranno alla riforma del mercato del lavoro e alla «madre di tutte le liberalizzazioni», ovvero «tutto è libero tranne ciò che è vietato».

Modifica della Costituzione sul pareggio di bilancio
Tremonti ha annunciato, dunque, che sarà nella «Costituzione il pareggio di bilancio che è fondamentale per qualificare storicamente questo passaggio. Saremo giá al lavoro la prossima settimana». Il ministro ha spiegato che l'anticipo del pareggio di bilancio dal 2014 al 2013 «avverrà anticipando la tempistica della normativa a partire dalle delega assistenziale, che sarà sviluppata sul biennio 2012-2013». La Camera, dunque, riaprirà i battenti la prossima settimana. Fini ha allertato le commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio ed è pronto a convocarle non appena arrivi il ddl per inserire nella Costituzione il pareggio di bilancio.

Il governo presenterà una riforma del lavoro
«Uno dei quattro pilastri - ha detto Tremonti - sará la riforma del lavoro. C'è un testo importante giá elaborato, sará presentato alle parti sociali per essere presentato al Senato». Il presidente del Senato, Renato Schifani, nel corso di una telefonata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo ha informato di aver convocato le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio e che convocherà l'Assemblea appena arriverà il testo sulla riforma del lavoro, come è stato annunciato oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Modifica dell'articolo 41 della Costituzione
Illustrando le liberalizzazioni Tremonti ha detto che la modifica dell'articolo 41 è uno dei «pilastri» fondamentali. «Per l'economia privata, la modifica dell'articolo 41 è la madre di tutte le liberalizzazione, prevendendo che tutto è libero tranne cioè che vietato». Tremonti ha auspicato che «il Parlamento possa impegnarsi con molta forza e tempestività», sottolineando che «la modifica costituzione non preclude altre modifiche per liberalizzare che sono in cantiere». Poi ha sottolineato che «altri interventi su velocizzazione delle infrastrutture, privatizzazione di alcuni settori e quanto discusso con le parti sociali sarà in aggiunta».

Riforma fiscale legata alla delega assistenziale
Una delega assistenziale a tassi invariati consentirà di portare avanti anche la riforma fiscale. «Se non c'è delega assistenziale non c'è buco di bilancio perchè si provvede con qualche taglio ma una delega assistenziale ha un profondo spirito morale - ha spiegato il ministro - in tempi dove i soldi non te li regala nessuno, devi garantire il futuro dei nostri anziani e via via delle nostre famiglie». «Pensiamo a un investimento sul benessere di chi ha bisogno - ha aggiunto Tremonti - avrà impatti riduttivi del tipo falsi invalidi, se c'è questa delega a saldi invariati c'è anche la riforma fiscale perchè non verrà saccheggiato il sacco delle agevolazioni da spostare verso il lavoro, la famiglia e i giovani».

Tremonti ha discusso con Geithner l'anticipo del pareggio di bilancio
Tremonti ha detto che il colloquio telefonico con il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, ha avuto «per oggetto l'anticipo al 2013 del
pareggio di bilancio» e la decisione di «metterlo in Costituzione». Si è anche discusso di altri «interventi liberali per spingere l'economia».

Berlusconi: staserà parlerò con Obama
Berlusconi ha detto che in serata sarà raggiunto da una telefonata del presidente Obama «perché la crisi é un qualcosa che riguarda il panorama finanziario globale». Ha detto di aver «passato il pomeriggio al telefono con tutti i principali colleghi della zona euro, con presidenti e capi di Stato, tra cui «Angela Merkel, Sarkozy, Van Rompuy, Zapatero per trovare insieme soluzioni contro la crisi e coordinare una nostra risposta a quello che sta succedendo».

Berlusconi smentisce rapporti tesi con Tremonti
Berlusconi smentisce che tra lui e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti i rapporti siano tesi: «Non si possono più vedere queste invenzioni, questi virgolettati che ci vengono attribuiti di frasi che non abbiamo mai detto e che neanche corrispondono al nostro pensiero». Il premier scherza sulla situazione: «C'è una grande polemica tra me e Tremonti. Abbiamo deciso di sfidarci a duello domani all'alba, ora sceglieremo l'arma».

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