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Questo articolo è stato pubblicato il 15 agosto 2011 alle ore 13:20.

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«La manovra del Governo non è blindata. Credo che il Parlamento debba fare uno sforzo per garantire un taglio dei tagli previsti per le autonomie locali». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni rispondendo ad una domanda sulle misure della manovra, nel corso della conferenza stampa al Viminale dopo il tradizionale comitato per l'ordine e la sicurezza di Ferragosto. «Mi auguro che i tagli ai Comuni - ha aggiunto - si possano azzerare introducendo altre misure».

«Il taglio delle province, previsto nella manovra del Governo porta con sé una diminuzione delle prefetture ma non una diminuzione della presenza delle forze dell'ordine sul territorio», ha proseguito Maroni.

«Omicidio stradale per chi si mette al volante o sotto stupefacenti»
Il ministro dell'Interno ha poi rivelato l'introduzione del reato di «omidicio stradale» per chi si mette alla guida ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Il provvedimento, ha aggiunto Maroni, sarà portato al più presto in consiglio dei ministri.
«E' una vera e propria necessità», ha spiegato il ministro della Giustizia Nitto Palma, che partecipa alla conferenza, e bisogna che questa fattispecie «venga considerata come una forma autonoma di reato, che venga riconosciuta la flagranza differita che consenta l'arresto di chi si macchia di questo particolare reato».
Questa nuova fattispecie di reato «va distinta dall'omicidio colposo», ha sottolineato Maroni, e consentirebbe di sanzionare coloro che si rendono colpevoli di omicidi mettendosi al volante ubriachi o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Maroni ha ricordato la tragedia avvenuta ieri in Liguria, dove un albanese, che guidava contromano in autostrada sotto l'effetto dell'alcol, ha causato un incidente stradale che ha ucciso quattro giovani francesi in vacanza.

Incidenti stradali in calo del 6,1%
Nel 2010 gli incidenti stradali sono stati 105.006 e sono diminuiti del 6,1% rispetto all'anno precedente. Sono diminuite anche le vittime che sono state 2.458 (-3,2%) e i feriti (75.814, con una calo del 6,1%).

Oltre 48mila sbarchi e 13.667 rimpatri fino al 31 luglio
Fino al 31 luglio sono sbarcati in Italia 24.769 migranti provenienti dalla Tunisia e 23.267 dalla Libia. «Con la Tunisia - ha spiegato Maroni - c'è un interlocutore, che è il Governo tunisino e ciò ci sta consentendo di tenere sotto controllo il fenomeno (ci sono due voli di rimpatrio ogni giorno), con la Libia no: dieci giorni fa ho incontrato il ministro dell'Interno del Consiglio nazionale di transizione libico, ma poi l'organismo è stato sciolto». Finché ci sarà la guerra in Libia, ha aggiunto, «il controllo dell'immigrazione non sarà possibile, per questo chiediamo una soluzione rapida delle operazioni militari che è l'unico modo per gestire il fenomeno».
Il ministro ha anche illustrato i numeri dei rimpatri: 13.667 fino al 31 luglio e «vogliamo arrivare a 30mila a fine anno». Oggi, inoltre, ha informato, «ho firmato il decreto che dà attuazione alle norme sui rimpatri assistiti. Tutti quelli che arrivano dalla Libia chiedono asilo e stimiamo che il 35-40% di questi riceverà lo status di rifugiato. Per chi non lo otterrà mettiamo a disposizione i programmi di rimpatrio assistito, altrimenti saranno comunque rimandati indietro». Quanto all'Europa, Maroni ha parlato di «contributo insignificante, ma non voglio polemizzare, ce la caveremo da soli».

In aumento arresti e beni sequestrati alla criminalità organizzata
«Complessivamente la sicurezza in Italia è ben gestita, i risultati del contrasto sono buoni, anche se rimangono criticità in vista dell'autunno che siamo comunque in grado di affrontare», ha poi proseguito il ministro dell'Interno. Riferendosi al capo della polizia, Antonio Manganelli, Maroni ha sottolineato che «ha svolto una relazione di aggiornamento sul sistema della sicurezza ed il bilancio è positivo: dall'inizio del Governo Berlusconi sono stati arrestati 9.085 mafiosi (+31% rispetto al periodo precedente), 32 latitanti di massima pericolosità (+78%), sono stati sequestrati 42.863 beni alla criminalità organizzata per un valore di quasi 19 miliardi di euro (+364%) e confiscati 7.747 che valgono 4,2 miliardi di euro (+596%)».
Il ministro ha poi evidenziato l'aumento delle manifestazioni di piazza: sono state 10.423 dall'1 luglio 2010 al 30 giugno 2011 (+22%); 1.190 (+222%) quelle studentesche; quelle con disordini sono state 241 (+53%); le persone arrestate sono state 100 (+36,9%), quelle ferite 556 (+254%), di cui 449 (+380%) uomini delle forze di polizia.

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