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Questo articolo è stato pubblicato il 30 agosto 2011 alle ore 15:20.

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Non ci sarà una cancellazione tout court del contributo di solidarietà che resterà in campo per i dipendenti pubblici. Il giorno dopo il vertice di Arcore - che ha riscritto buona parte del testo del decreto 138 varato dal Governo il 13 agosto - cominciano a delinearsi meglio le modifiche tratteggiate ieri sera dalla maggioranza. E per il contributo di solidarietà, inviso soprattutto a Berlusconi, arriva una novità dell'ultima ora.

Azzollini (Pdl): allo studio norma transitoria sulla previdenza
Ad annunciarla è stato il relatore di maggioranza della manovra aggiuntiva, Antonio Azzollini, al lavoro sugli emendamenti che traducono l'intesa siglata ieri tra il premier e Umberto Bossi. Quanto ai tempi, Azzollini non si sbilancia ma spiega di puntare a presentare entro domani il suo pacchetto di modifiche. Insomma, i confini del decreto si vanno chiarendo. Lo stesso Azzollini ha precisato poi che è allo studio una «norma transitoria» per tutelare quanti hanno già avviato le procedure per il riscatto previdenziale degli anni del corso di laurea o del servizio militare.

Nella manovra di luglio 2010 fissato prelievo per gli statali
Il prelievo sui redditi dei dipendenti della pubblica amministrazione era stato introdotto dalla manovra di luglio 2010. Dove si stabiliva una tassazione del 5% per la parte eccedente i redditi sopra i 90 mila euro e del 10% sulla parte eccedente i 150 mila euro. Con la manovra di Ferragosto il contributo di solidarietà veniva applicato anche al settore privato e diventava per tutti deducibile.

La super Irpef resta in piedi anche per i parlamentari
Ora l'emendamento su cui sta lavorando il relatore dovrebbe intervenire solo sulle diposizioni della manovra in discussione in questi giorni, cancellando la supert Irpef introdotta con il decreto varato ad agosto dal governo, ma mantenendo invece le norme precedenti. Il contributo resterà poi in campo per i parlamentari, con le percentuali di prelievo raddoppiate.

Verso la riscrittura della norma sulle società di comodo
Tra gli emendamenti del relatore alla manovra, che dovrebbero essere pronti per domani, ci sarà molto probabilmente anche una «riscrittura» della norma sulle società di comodo, nonostante la Lega abbia già presentato un emendamento in questo senso. Azzollini ha sottolineato che «saremo prudentissimi sulle stime» pur specificando che «se fatta bene questa misura può portare risorse importanti». Le questioni più grandi, ha chiarito il senatore pidiellino, «sono state affrontate nell'incontro di ieri». Dunque non sono per il momento attese novità né sul fronte della Robin tax né su quello delle misure riguardanti i contratti aziendali.

In commissione Bilancio già depositati circa 1300 emendamenti
Intanto il percorso del decreto in commissione Bilancio procede con le audizioni dei principali soggetti istituzionali. Stamane la manovra ha incassato le perplessità sia di Bankitalia che della Corte dei conti. E anche l'Istat ha espresso un giudizio negativo su un decreto considerato «depressivo» per l'economia e la crescita. La commissione dovrebbe quindi iniziare l'esame degli emendamenti in giornata, al termine della sessione di audizioni: per il momento sono circa 1300 le proposte di modifica già depositate.

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