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Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2011 alle ore 19:54.

La Fed non lesinerà sforzo alcuno per irrobustire la crescita economica Usa e ridurre il tasso di disoccupazione. Lo ha assicurato il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, durante un discorso all'Economic Club del Minnesota. «La Federal Reserve farà tutto quel che può allo scopo di ripristinare alti tassi di crescita e di occupazione - ha detto il numero uno della Fed - in un quadro di stabilità dei prezzi».

Bernanke non è apparso particolarmente preoccupato dall'eventualità di una crescita dei prezzi nel corso di quest'anno, poichè avrebbe un carattere verosimilmente transitorio. «Non ci sono indizi fino a questo momento di un rilevante impatto dell'inflazione sugli sviluppi dell'economia».

La politica «non dovrebbe trascurare la fragilità dell'economia» nell'assumere le proprie decisioni, ha sottolienato Bernanke, aggiungendo che i problemi dell'economia americana «sono più che temporanei» e che «il potenziale di crescita dell'economia americana non è stato danneggiato dalla crisi se saranno assunte le misure necessarie». «Un sostanziale risanamento nel breve termine - prosegue - potrebbe aumentare i venti contrari sulla crescita economica e il lavoro».

Gli Stati Uniti sono un paese «ricco» e possono raggiungere un bilancio stabile e sostenibile. Standard & Poor's ha messo in evidenza la mancanza di un consenso politico. Lo afferma il presidente della Fed, Ben Bernanke, rispondendo a una domanda sul downgrade deciso da Standard & Poor's.

Il discorso di Bernanke
ricalca quello che ha detto a fine agosto all'incontro dei banchieri centrali a Jackson Hole nel Wyoming, quando ha lasciato aperta la possibilità di nuove misure di stimolo ma non ha precisato quali potrebbero essere né quando saranno applicate. Wall Street ha reagito alle parole di Bernanke perdendo terreno.

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