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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2011 alle ore 19:44.

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Alla vigilia del decimo aniversario degli attentati dell'11 settembre 2001 a New York e a Washington, il presidente americano Barack Obama ha sollecitato un «accresciuto livello di vigilanza e di preparazione»: lo ha reso noto la Casa Bianca, secondo cui Obama ha ordinato al personale del proprio Consiglio per la Sicurezza Nazionale di «ricercare con energia» tutti gli elementi d'intelligence relativi a quella che è stata definita la «minaccia credibile» di un nuovo attacco terroristico su vasta scala in occasione della ricorrenza.

«Oggi l'America è più forte e Al Qaida va verso la sconfitta»
Il presidente Usa, che nel suo consueto discorso radiofonico del sabato aveva già sottolineato come gli Stati Uniti a dieci anni di distanza siano «più forti» e il loro popolo in grado di «andare avanti» malgrado i continui pericoli, ha quindi ammonito che il Paese nella sua predisposizione anti-terroristica «non si deve rilassare» neppure nelle settimane a venire. Obama ha rivendicato che «negli ultimi due anni e mezzo, sono stati eliminati più leader di Al Qaida che in ogni momento dall'11 settembre» e che «grazie al coraggio e alla precisione delle nostre forze, abbiamo giustiziato Osama bin Laden».

«Siamo una nazione che sa riprendersi, e andremo avanti»
Il presidente ha poi ricordato gli sforzi fatti per rafforzare le partnership con gli alleati, le riforme dell'intelligence e gli investimenti nelle forze speciali. E ha messo in guardia: «Continueranno a provare a colpirci ancora», ma «restiamo vigili» e «qualsiasi cosa ci accada, siamo una nazione che sa riprendersi, e andremo avanti».

Guerra Iraq sta finendo, soldati cominciano a tornare da Afghanistan
Obama ha sottolineato che la guerra in Iraq «sta finendo» e che l'America comincia a riportare a case le sue truppe dall'Afghanistan, perché, ha detto con un occhio alla competizione elettorale del 2012, «dopo un duro decennio di guerra, è tempo per costruire qui a casa». E ha fatto riferimento all'ondata di rivolte nel mondo arabo: «In Medio Oriente e Nordafrica, una nuova generazione di cittadini ci sta mostrando che il futuro appartiene a chi vuole costruire, non a chi vuole distruggere».
Obama ha concluso ricordando le vittime dell'attacco alle torri gemelle: «Ci hanno mostrato cosa significa il coraggio", ha detto, "in loro memoria, e nel loro nome, noi non esiteremo».

Al cimitero di Arlington l'omaggio della "First Couple" ai caduti
Barack e Michelle Obama hanno voluto rendere omaggio ai caduti nel cimitero nazionale di Arlington. In particolare, la '"First Couple" si è fermata davanti alle tombe dei militari morti nelle guerre d'Iraq e Afghanistan, riunite nella sezione 60 dello storico cimitero, luogo simbolo della storia americana. Quindi hanno incontrato e scambiato qualche parola con alcuni gruppi di parenti, anche loro raccolti davanti alle croci bianche dei loro cari. È la terza volta che Obama ha fatto visita a questa parte di Arlington..

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