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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2011 alle ore 14:45.

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Se le partite di rugby durassero 40 minuti, oggi l'Italia avrebbe raggiunto un risultato storico al suo esordio in Coppa del Mondo. Sfortunatamente per gli Azzurri, i match durano il doppio del tempo. Gli uomini di Nick Mallett, al loro primo appuntamento del mondiale che si è aperto il 9 settembre scorso in Nuova Zelanda, si sono arresi all'Australia per 32 a 6, dopo aver chiuso la prima frazione sul sei pari.

Pronostico finale rispettato, vincere contro i detentori del Tri Nations 2011 sarebbe stata una missione impossibile, tuttavia, dopo la prestazione del primo tempo, qualche speranza tra gli Azzurri in campo e tra i tifosi sugli spalti (pochi con passaporto italiano, ma tanti neozelandesi) si era accesa. Sotto una pioggia battente alle 15.30 (le 5.30 del mattino in Italia) si è aperta la partita e dal calcio del poco amato (dai locali) Quade Cooper sono iniziati 40 minuti quasi perfetti per l'Italia. Forte e sicura in difesa (62 placcaggi), precisa in touche (10 vinte e una persa su propria rimessa), ha lasciato pochi spazi agli avversari, pericolosi ogni volta che provavano a velocizzare e allargare il gioco, e con una mischia quasi devastante. Il pilone Martin Castrogiovanni si è dimostrato ancora una volta uno dei migliori nel suo ruolo a livello internazionale. Al terzo minuto la prima occasione di fare punti per l'Australia, ma Quade Cooper sbaglia il calcio piazzato, Mirco Bergamasco restituisce il favore al quarto d'ora.

L'Australia passa la maggior parte del tempo nella metà campo dell'Italia ma nessun assalto va a buon fine e i primi punti arrivano su calcio piazzato (Quade Cooper al 18'), con replica al 29' e punteggio sul 6 a zero. L'Italia però è solida, non perde la testa e riparte dai fondamentali. Al 37' dopo una touche e una maul avanzante gli Azzurri costringono al fallo gli australiani e Mirco Bergamasco con un calcio piazzato porta il risultato sul 6 a 3. Dopo tre minuti, con i Wallabies in attacco il mediano di mischia azzurro, Fabio Semenzato, ruba palla spostando il gioco nella metà campo avversaria. Quade Cooper recupera l'ovale ma è costretto al fallo dalla pressione degli Azzurri.

Sei pari grazie ai piedi di Mirco Bergamasco e tutti negli spogliatoi, con il rimpianto di aver potuto fare anche di più se l'Italia fosse riuscita a sfruttare meglio i falli commessi dagli avversari. Luciano Orquera, il mediano di apertura italiano, purtroppo non è apparso all'altezza degli uomini di mischia e a questi livelli, quando si gioca in Coppa del Mondo contro una delle candidate alla vittoria finale, alcune mancanze si pagano. Mentre le condizioni atmosferiche migliorano, il secondo tempo sembra ripartire come si è chiuso il primo, con il buon lavoro fatto dagli avanti azzurri. Al 47' minuto arriva però la svolta. James O'Connor si alza dalla panchina e il suo ingresso in campo imprime nuova energia e incisività ai Wallabies che due minuti dopo da una touche rubata a metà campo vanno in meta con il pilone Ben Alexander. Sarà la prima di quattro. Seguono Adam Ashley-Cooper al 54', Digby Ioane al 65' e O'Connor al 67', che ne trasforma tre su quattro, portando il risultato sul 32 a 6, che sarà poi quello finale.

All'Italia non mancano un paio di occasioni, una grazie a un buco del capitano Sergio Parisse e una al 76' con una mischia dai cinque metri. Peccato che il pacchetto italiano abbia perso palla praticamente sulla linea di meta. Di fronte ai 25.731 spettatori del North Harbour stadium di Auckland, l'Italia nel secondo tempo sembra aver perso lucidità e paga ogni singolo errore. L'Australia, molto brava a giocare al largo e in velocità, si ritrova a sfruttare anche gli spazi più angusti e con Cooper a smistare palloni la sua superiorità emerge in maniera decisa e decisiva. Il 20 settembre a Nelson, città che ha adottato gli uomini di Nick Mallett per questa avventura mondiale, l'avversaria si chiamerà Russia, una squadra più abbordabile ma da non sottovalutare. L'obiettivo è voltare pagina, ripartire dai primi quaranta minuti giocati ad Auckland e costruire la strada che porta ai quarti di finale, l'obiettivo da centrare.

La partita
Australia-Italia 32-6 (primo tempo 6-6). Per l'Australia 4 mete (Alexander, Ashley Cooper, O' Connor, Ioane) , 2 calci piazzati (Cooper), 3 trasformazioni (O' Connor). Per l'Italia: 2 calci piazzati (Mirco Bergamasco). Calci fermi: Cooper 2 su 3; O' Connor 3 su 4; Mirco Bergamasco 2 su 3.

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