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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2011 alle ore 11:40.

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Italia agli ultimi posti per la spesa nella scuola, gli stipendi degli insegnanti e il numero di laureati. Ma ai primi posti per le ore passate sui banchi e anche per le ridotte dimensioni delle classi, per lo meno sulla base del rapporto allievi/insegnanti. È la fotografia scattata dall'Ocse nell'annuale studio sul sistema scolastico dei 34 Paesi membri dell'organizzazione parigina, presentato oggi.

Basso l'apporto dei privati
L'Italia nel 2008 dedicava solo il 4,8% del Pil all'istruzione, 1,3 punti percentuali sotto la media Ocse (6,1%), finendo al 29esimo posto sui 34 Paesi che aderiscono all'organizzazione parigina. Meno dell'Italia investono solo la Slovacchia (4%) e la Repubblica Ceca (4.5 per cento). Germania e Ungheria riservano la stessa quota dell'Italia.Tra l'altro, solo l'8,6% della spesa totale in istituti di istruzione è stata fornita da fonti private, la metà rispetto alla media Ocse. Tra il 2000 e il 2008, la spesa nella Penisola per la scuola primaria, secondaria e post-secondaria non universitaria è aumentata solo del 6% contro la media Ocse del 34%, facendo segnare il penultimo incremento tra i Paesi avanzati.

Stipendi degli insegnanti fermi al palo
La spesa per studente universitario é aumentata solo di 8 punti percentuali contro i 14 della media Ocse e diversamente dagli altri Paesi dell'area, la spesa per studente non aumenta in modo rilevante con l'aumentare del grado scolastico. Nella Penisola si passa dagli 8.200 dollari della scuola materna ai 9.600 dell'università contro le medie Ocse di 6.200 e 13.700 rispettivamente. Il costo salariale medio per studente é 2.998 dollari in Italia contro i 3.450 della media e metà della differenza è dovuta al fatto che gli stipendi degli insegnanti sono inferiori alla media Ocse. Un maestro di prima nomina guadagna 28.907 dollari l'anno e dopo 15 anni non arriva a 35mila contro i 39mila della media Ocse. Un professore di liceo passa da un primo stipendio di 31.159 dollari a un massimo di 48.870 al top della carriera, contro i 53.600 della media Ocse (e i 139mila del Lussemburgo).

Ma i docenti continuano a essere tanti. Se i loro stipendi continuano a essere tra i più bassi, la loro «squadra» è affollata: in Italia c'è un insegnante ogni 11 alunni, il rapporto medio dei Paesi Ocse è 1 a 16.

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