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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2011 alle ore 20:24.

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Filippo PenatiFilippo Penati

I nomi, da una decina d'anni, si ripetono e si intrecciano dentro gli enti locali, le partecipate, le imprese. I protagonisti dell'inchiesta aperta dalla procura di Monza sul cosiddetto "sistema Sesto" non mette in luce soltano i sospetti su possibile giro di tangenti, ma evidenzia anche che il mondo politico e affaristico del milanese ha avuto poca originalità nella selezione dei suoi uomini, che talvolta si sono ritrovati, se non in chiaro conflitto di interesse, dentro sovrapposizioni scivolose. Già a partire dal primo degli indagati, l'ex leader democratico Filippo Penati, e da una delle gole profonde dell'inchiesta, l'imprenditore Giuseppe Pasini.

I politici
Penati è stato al centro della vita politica e amministrativa lombarda negli ultimi 15 anni. Negli anni Novanta, e poi fino al 2003, è stato sindaco di Sesto San Giovanni, per due mandati consecutivi. Tra il 2002 e il 2004 ha ricoperto anche il ruolo di segretario dei Democratici di sinistra dell'area metropolitana di Milano. Poi è stato fino al 2009 presidente della provincia di Milano. È stato sconfitto alle elezioni provinciali di Milano, e poi di nuovo alle regionali del 2010. Nel 2009, uscito dalla provincia, è diventato il capo della segreteria del leader del Pd Pierluigi Bersani.
Accanto a lui sono "cresciuti" altri politici o manager pubblici. Primo fra tutti Giordano Vimercati, che si afferma come suo braccio destro per poi smarcarsi e diventare più autonomo dal 2009 in avanti. Vimercati, indagato per concorso in corruzione, ha avuto incarichi a Sesto con Penati sindaco, per poi seguirlo nei Ds come responsabile organizzativo, e in provincia come capo di gabinetto. Più recentemente è stato presidente del Consorzio trasporti pubblici dei comuni dell'hinterland milanese, fino al 2010.

Vimercati e Penati rompono il loro sodalizio nel 2009, quando, secondo le indiscrezione, i due litigano per questioni finanziarie. Proprio nel momento in cui Vimercati si allontana, Penati decide di fondare l'associazione Fare metropoli, che, in base alle ricostruzioni, gestisce anche il denaro dei comitati elettorali.
Altro uomo di fiducia di Penati è Antonino Princiotta, che dopo averlo affiancato come manager pubblico in provincia, pochi mesi fa è diventato dg del Comune di Novara, dopo la vittoria del centrosinistra (ruolo da cui si è dimesso con l'avvio delle indagini). Princiotta è stato direttore a Palazzo Isimbardi, ed è attualmente sindaco revisore della Tem e consigliere della Cisa autostrade, entrambe partecipate della holding stradale Serravalle (controllata dalla provincia di Milano), intorno a cui ruota il principale filone di inchiesta della procura di Monza.

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