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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2011 alle ore 16:46.

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Dopo l'Italia dei giovani vista contro la Russia, il ct Nick Mallett è tornato a una formazione più rodata per la sfida con gli Stati Uniti di martedì prossimo. Anche se ancora non ufficializzato, il XV che scenderà in campo al Trafalgar Park di Nelson per il terzo incontro dell'Italrugby in Coppa del Mondo si avvicina di più a quello che ha affrontato l'Australia nel match d'esordio e appare come una tappa di avvicinamento alla partita decisiva contro l'Irlanda.

Stando alle indicazioni arrivate dall'allenamento di oggi, i titolari per martedì 27 settembre saranno Andrea Masi, Tommaso Benevenuti, Gonzalo Canale, Gonzalo Garcia, Mirco Bergamasco, Luciano Orquera, Fabio Semenzato, Sergio Parisse, Mauro Bergamasco, Alessandro Zanni, Cornelius Van Zyl, Quentin Geldenhuys, Martin Castrogiovanni, Fabio Ongaro e Andrea Lo Cicero. Gli uomini che scenderanno in campo dal primo minuto contro gli Usa dovranno affrontare una sfida non facile. La nazionale a stelle e strisce di rugby sulla carta è data per sfavorita ma arriverà a Nelson per dare il mille per mille, senza contare che con l'Australia oggi a Wellington i migliori sono stati tenuti a riposo.

«Contro di noi gli Usa vorranno fare la migliore partita del torneo», deduce il pilone Salvatore Perugini, aggiungendo che «li affronteremo con rispetto» e comunque «non credo che potranno crearci troppi problemi». Sulla stessa lunghezza d'onda il compagno di reparto Andrea Lo Cicero: «Gli Stati Uniti sono una squadra che bisogna rispettare. Hanno molta voglia di giocare e di imporre il loro gioco. Sarà un ottimo test per noi, per capire a che livello siamo». Infatti, continua l'ex capitano e seconda linea Marco Bortolami, «sarà una partita delicata e difficile ma gli Usa non sono una squadra al nostro livello», ricordando, con un po' di scaramanzia forse, «che neanche l'Italia è allo stesso livello della Francia, eppure all'ultimo Sei Nazioni li abbiamo battuti».

L'idea che emerge più di altre dal ritiro degli Azzurri è che gli Usa vanno rispettati, daranno il massimo per giocare una partita di alto livello contro l'Italia ma non si può e non si deve perdere contro di loro. «Con gli Stati Uniti sarà una bella lotta, fisicamente sono preparati e migliorati nel gioco ma noi dobbiamo pensare al nostro piano di gioco», sottolinea Gonzalo Canale. Va ancora oltre il mediano di apertura Luciano Orquera: «Ci aspettiamo una partita difficile e dura, ma se vogliamo arrivare ai quarti non possiamo sbagliare. Noi sappiamo che dobbiamo fare quattro mete e prendere il bonus».

L'Italia per la seconda volta in questo mondiale scenderà in campo da favorita, dovrà dimostrare di poter imporre il proprio gioco, correggere le imprecisioni viste con la Russia, costate almeno due delle tre mete avversarie, e soprattutto non potrà concedersi nessun calo mentale e di concentrazione.Intanto sul ritiro degli Azzurri sono arrivate due brutte notizie, il tallonatore Tommaso D'Apice torna in Italia per infortunio (viene sostituito da Franco Sbaraglini) e uno degli assistenti allenatori, il francese Philippe Doussy lascia la Nuova Zelanda per un lutto in famiglia.

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