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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2011 alle ore 12:24.

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Passa al parlamento tedesco l'ampliamento del fondo salva-Stati con 523 voti a favore, 85 contro, 3 astenuti. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha raggiunto la sua maggioranza nel Bundestag: i sì espressi fra le fila della coalizione di governo, secondo fonti parlamentari, sono infatti 315. La soglia per la maggioranza della cancelliera era 311 voti.

Intanto ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schäuble, ha escluso per ora un ulteriore mega-aumento del fondo salva-Stati Efsf, anche se non ha respinto la possibilità di cambiamenti in futuro.

Parlando al Bundestag, Schäuble ha detto che il fondo «non sarà aumentato, questo non è in discussione», aggiungendo che «tutte le guidelines che devono essere applicate al fondo Esfs allargato non sono ancora state definitivamente negoziate». Quando lo saranno, ha proseguito, il Bundestag «dovrà pronunciarsi in merito». Il ministro ha anche sottolineato, in un passaggio del suo intervento, che «la stabilità in Europa dipende dalla forza economica della Germania».

L'opposizione sostiene l'ampliamento del fondo
Il maggiore partito d'opposizione, l'Spd, sosterrà il provvedimento. «Voteremo la legge», ha detto l'ex ministro delle finanze Peer Steinbrück prima dell'avvio della seduta. Circostanza, questa, che dovrebbe garantire un'ampia maggioranza nonostante i dubbi di ampie aree della maggioranza conservatrice e liberale.

«Alcuni colleghi hanno un'altra concezione delle cose» ha infatti riconosciuto il capogruppo della Cdu-Csu, Volker Kauder, nel suo intervento «ma noi mostreremo che questa coalizione è in grado di agire: l'avvenire dell'Europa è in buone mani con questo governo».
Nello scrutinio sarà guardato con molta attenzione il numero dei dissidenti nelle file dei conservatori e dei liberali, indicatore del margine di manovra della Merkel nelle prossime tappe della lotta contro la crisi del debito dell'eurozona.

Dopo l'approvazione al Bundestag il testo passerà al Bundesrat, il senato federale in cui sono rappresentati i 16 Länder tedeschi, controllato dall'opposizione, che voterà domani. Dopo la Slovenia martedì e la Finlandia ieri, la Germania sarà l'undicesimo paese dell'area euro ad approvare il meccanismo. Altri sei paesi, tra cui la reticente Slovacchia, si devono ancora pronunciare.

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