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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2011 alle ore 14:00.
L'ultima modifica è del 29 settembre 2011 alle ore 12:44.

Dismissioni: patrimonio pubblico vale 1.800 miliardi. Tremonti: al via riforma per ridurre il debito. Nella foto Faro Capo Rizzuto, a CrotoneDismissioni: patrimonio pubblico vale 1.800 miliardi. Tremonti: al via riforma per ridurre il debito. Nella foto Faro Capo Rizzuto, a Crotone

Ieri il via libera di Strasburgo al "six pack". Rovati: piano in tempi ristretti
L'obiettivo quindi è chiaro: individuare al più presto quali asset pubblici possono essere sacrificati sull'altare della riduzione del debito pubblico. Imperativo categorico per Tremonti tanto più all'indomani del sì dell'Europa al pacchetto di sei misure (il cosiddetto "six pack") che introduce sanzioni semiautomatiche dal 2015 in caso di deficit o debito eccessivo nei tre anni precedenti. Il via libera ufficiale è atteso martedì con l'Ecofin dei ministri finanziari, ma il messaggio arrivato ieri dall'Europarlamento di Strasburgo carica ancor più di significato l'appuntamento voluto dal Tesoro. Le aspettative dell'Europa sono molte, dunque, ma il percorso è accidentato ancorché necessario. E i tempi? La risposta arriva da Angelo Rovati, presidente di Hopa. «Il Tesoro punta a realizzare un piano di valorizzazione degli immobili pubblici in tempi abbastanza ristretti».

Crosetto: attivo Stato eguaglia il passivo
Al termine del confronto è poi anche il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, a tirare le fila «È stata fatta una presentazione dal Tesoro - ha spiegato Crosetto - una fotografia del patrimonio pubblico. È stata una presentazione di prospettiva su cosa e come intervenire per valorizzare il patrimonio pubblico». È emerso, ha aggiunto, «che l'attivo dello Stato e il passivo sono complementari. Se questo paese - ha spiegato - ha un debito per oltre 1.900 miliardi, ha una cifra quasi pari di attivo fatto di immobili, partecipazioni e crediti. Una parte consistente è vendibile». I numeri li fornisce lo stesso Tesoro: attivo di 1.815 miliardi e debito di 1.843 miliardi con un patrimonio netto negativo, quindi, di 28 miliardi.

Letta invoca clemenza per il forfait del premier: giornate intense e turbolente
Insomma «un buon punto di inizio», per dirla con le parole del sottosegretario, cui seguiranno nuovi incontri. In platea ci sono alcuni esponenti dell'esecutivo, ma soprattutto investitori italiani e internazionali, società interessate e grandi banche. A loro, in apertura, il sottosegretario Gianni Letta aveva ricordato mestamente il genetliaco del premier (che oggi compie 75 anni), forse per ottenere la clemenza degli astanti per il forfait improvviso di Berlusconi. «Il presidente del Consiglio si scusa ma è assediato da impegni vari, sono giornate intense e per certi aspetti turbolente». Poi il ringraziamento a Tremonti. «È la massima concentrazione di cervelli imprenditoriali, amministrativi e contabili».

Il Cavaliere chiuso a Palazzo Grazioli. Vertice del Pdl a pranzo
Il premier, però, sembra per il momento concentrato più sulle sue noie giudiziarie che sul programma prossimo venturo di dismissione degli asset pubblici. Tanto che il compleanno scorre in mezzo a una girandola di incontri: prima con il segretario del Pdl, Angelino Alfano, il coordinatore, Sandro Bondie il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e leader di Forza Sud, Gianfranco Micciché. E poi, a pranzo, una colazione di lavoro con i vertici del Pdl a Palazzo Grazioli per valutare la situazione politica. Mentre Tremonti mette a segno un altro colpo.

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