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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2011 alle ore 15:52.

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Santo Versace (Olycom)Santo Versace (Olycom)

Al portone di Palazzo Grazioli, residenza romana di Silvio Berlusconi, sono arrivati fiori e doni per il suo genetliaco. Ma forse il "regalo" inviatogli da Santo Versace, deputato del Pdl, il Cavaliere proprio non se l'aspettava. «Stamattina ho lasciato il Pdl, è il mio regalo per Berlusconi». L'annuncio arriva nel corso del programma di Radio2 "Un Giorno da Pecora", ma si capisce subito che l'addio di Versace - passato ora nel Misto - era meditato da un po'. «È una decisione che è arrivata oggi ma che maturavo da tempo - spiega -. A me piace lavorare, e nel Pdl non hanno bisogno di uno che lavora. D'altra parte io ho cominciato a lavorare solo nel 1950, si vede che ho poca esperienza rispetto a loro».

Versace: forse a 75 anni si può anche andare in pensione
Un messaggio molto chiaro agli ex colleghi di partito. Come pure è chiarissimo il "biglietto d'auguri" che Versace affianca al suo regalo per i Cavaliere. «Oggi è un compleanno importante, 75 anni... E a 75 anni si può anche andare in pensione». I conduttori del programma radiofonico lo punzecchiano su eventuali dimissioni del premier. «Questo bisogna chiederlo a lui», replica Versace. Ma se capitasse l'occasione, ragiona, «onestamente gli direi che oggi è il momento in cui ci vorrebbe un bel cambiamento». Si dovrebbe dimettere? «Io un cambiamento lo vedrei bene».

A Radio24: «Caro Silvio, è il momento di godersi la vita, all'estero mi chiedono come facciamo a sopportare tutto questo»
«Nel governo tutti vogliono bene a Berlusconi, ma non lo vuole più nessuno. Nessuno lo sopporta più e tutti quanti vorremmo che si godesse la vita e ci togliesse queste preoccupazioni. È il momento di passare la mano». Cosi Santo Versace, passato oggi al gruppo misto della Camera, lasciando il Pdl, parla alla Zanzara su Radio 24 e fa gli auguri a Berlusconi chiedendogli di godersi la vita.

«I miei amici dall'estero - continua l'imprenditore - mi tempestano di telefonate e mi chiedono come facciamo a sopportare queste cose: in tutto il resto del mondo sarebbe chiusa e superata politicamente. L'immagine dell'Italia vista da fuori è imbarazzante e ridicola. Penso anche al caso Romano, un ministro che viene inquisito e non sente il dovere di fare un passo in dietro. Berlusconi è un imprenditore illuminato, un uomo straordinario e una grande persona ma oggi lui stesso dovrebbe capire che è il momento di agevolare il centrodestra a rigenerarsi. Caro presidente ha delle bellissime ville ai Caraibi: si goda la vita!».

Versace conclude sul tema donne: «L'immagine femminile è degradata in una modo volgare. Berlusconi ha contribuito moltissimo con il suo comportamento. Se uno ha un ruolo pubblico la sua vita privata è un esempio per tutti: condivido in pieno la posizione di mia sorella. Anche Franca Sozzani e tutte le donne sono preoccupate di questa situazione e dell'immagine sulla donna che proiettiamo all'estero».

Giro: addio amareggia anche Berlusconi
Insomma, l'idillio tra l'imprenditore calabrese e il Pdl finisce qui. E già nel partito del premier qualcuno si rammarica per il suo addio. «La scelta di Versace - ammette il sottosegretario, Francesco Giro - avrà senz'altro amareggiato anche Berlusconi». Che, racconta il parlamentare, «a lui tiene moltissimo. Ricordo ancora - aggiunge - una telefonata del presidente Berlusconi nel 2008, il giorno prima del deposito delle liste. Ero coordinatore del Lazio e dovevano fare posto ad un giovane imprenditore, bravo e capace, che peraltro conoscevo bene. Ma nel Lazio non c'era più possibilità di inserimento. Lo dissi a Berlusconi. Allora era spuntata fuori l'ipotesi della Calabria ma Berlusconi lapidario mi disse: "no lì c'è già un nome bello e importante, quello di Santo Versace"».

L'endorsement: da Casini sempre decisioni per il Paese
Lui però non sembra per ora intenzionato a tornare indietro. Anzi ammette che altri colleghi sarebbero tentati di abbandonare il gruppo. «Se alle parole seguissero i fatti ci sarebbero almeno quindici persone che verrebbero con me nel gruppo Misto lasciando il Pdl». E il futuro? Nessuna certezza, per ora, sul possibile approdo. Ma una battuta che forse apre un minuscolo spiraglio. «Se ci fossero le elezioni domani con chi mi candiderei? Chi si è sempre comportato in maniera splendida in Parlamento è Casini, non posso che fargli i complimenti. Casini ha sempre preso delle decisioni nell'interesse del Paese». Poi, in serata, ai microfoni del Tg3 ammette che nel suo futuro, dopo il Pdl, ci sono solo «i programmi. Penso di poter lavorare bene con quelli del Terzo Polo, che mi interessa moltissimo».

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