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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2011 alle ore 16:24.

Prima prenota il salotto tv di Bruno Vespa, Porta a Porta, per mercoledì sera. Poi, a stretto giro la disdetta «per sopravvenuti impegni di governo». Quindi Silvio Berlusconi sceglie di affidare a una nota la sua road map. «Non mi sto interessando della legge elettorale. Quello che mi sta a cuore in questo momento è continuare a lavorare per portare l'Italia al riparo dall'attacco al nostro debito pubblico e fuori dalla crisi finanziaria globale». Il premier stoppa così il dibattito nella maggioranza sul riassetto del Porcellum, ma soprattutto tenta di spazzare via le voci che raccontano di un premier sintonizzato sulla necessità di rivedere rapidamente la legge elettorale per disinnescare gli effetti esplosivi del referendum per il ritorno al Mattarellum. Mentre il ministro Franco Frattini spezza una lancia a favore della battaglia pro-Mattarellum. «Il quesito referendario è importante e politico, va rispettato con risposte concrete senza cercare
alchimie per bypassarle».
Berlusconi stoppa i suoi: non penso alla legge elettorale
«La riforma del sistema elettorale - dice Berlusconi in una nota - non è materia sulla quale mi sto esercitando. Le riforme che mi interessano in questo momento sono quelle del fisco, della architettura istituzionale, della giustizia, che sono il completamento delle riforme attuate in questi tre anni. Su questi temi, pur con il limite degli inesistenti poteri attribuiti dalla Costituzione al premier - prosegue il premier - sto spronando la maggioranza a lavorare presto e bene in Parlamento. Su queste riforme decisive per il presente e per il futuro del Paese, sarebbe auspicabile un
contributo fattivo dalle opposizioni, se pensassero davvero al bene comune e non solo alla mia poltrona di premier»
Decreto sviluppo entro metà ottobre
Il premier prosegue dicendo che «per questo governo e maggioranza stanno lavorando a un nuovo decreto legge, con misure concrete ed efficaci che ridiano fiducia ai cittadini, alle famiglie e alle imprese. Lo presenteremo - conferma - entro la metà di questo mese, come ci siamo impegnati a fare». «Tutto il resto - è la considerazione finale - sono le solite chiacchiere del teatrino quotidiano della politica, che, purtroppo, va in scena tutti i giorni sui quotidiani, nelle tv e on line e che produce solamente confusione e demoralizzazione nella gente».
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