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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2011 alle ore 11:20.
Alle 19 sarà illustrata la strategia dell'opposizione
Le opposizioni tutte insieme alle 19 nellaì sede dell'Udc illustreranno le iniziative che adotteranno domani per contrastare l'intervento di Berlusconi in Aula e la sua richiesta di fiducia. Tra le ipotesi allo studio una sorta di Aventino attivo nel senso che i deputati delle opposizioni diserteranno l'Aula mentre parlerà Berlusconi. Gli stessi deputati dovrebbero però partecipare venerdì alla votazione per esprimere il loro "no" al governo Berlusconi.
Al Senato via alla risoluzione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento al Def
Intanto l'aula del Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento al Def, dopo aver respinto la richiesta dell'opposizione di sospensiva. Le opposizioni non hanno partecipato al voto. Per il senatore del Pd, Giovanni Legnini, l'approvazione «é un gravissimo strappo alle regole della sessione di bilancio. Il Def e la legge di stabilità si fondano sull'acclaramento dei risultati della gestione finanziaria dell'anno pregresso e sull'aggiornamento delle previsioni dell'anno corrente, dati che sono contenuti nel Rendiconto e nell'assestamento».
Tensioni alla capigruppo
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dovuto mediare fra maggioranza e opposizione per sedare le forti tensioni alla capigruppo. L'opposizione ha minacciato l'Aventino rispetto alla prospettiva di un intervento in giornata di Silvio Berlusconi che ponesse fine rapidamente all'impasse determinata dal voto di ieri in Aula a Montecitorio. Maggioranza e governo hanno insistito per un voto di fiducia sull'esecutivo e il premier Silvio Berlusconii in Aula oggi. L'opposizione ha chiesto le dimissioni del presidente del Consiglio e ha denunciato che, di fatto, dopo la decisione della giunta per il regolamento, il Parlamento è paralizzato. Il leghista Marco Reguzzoni ha duramente criticato il presidente Fini, accusandolo di essere di parte. «Il presidente della Camera - ha detto Reguzzoni - ha ritenuto di accogliere la richiesta delle opposizioni e per questo Berlusconi sarà in aula solo domani». Reguzzoni ha poi sostenuto che «Fini ha espresso valutazioni politiche che non gli competono in una sede istituzionale e questo é un atto lesivo del Parlamento».
Il rendiconto è un obbligo costituzionale
Vale la pena ricordare che l'approvazione del rendiconto di bilancio è un atto previsto dall'articolo 81 della Carta costituzionale. Tramite questo provvedimento il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione, informa il Parlamento sui risultati della gestione finanziaria (nel caso in discussione l'atto è relativo all'esercizio 2010).
Cicchitto alla maggioranza in Giunta: decreto sviluppo e nomina a Bankitalia
Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha riunito questa mattina i componenti di maggioranza in Giunta per il regolamento. E ha annunciato la sua road map. «È indispensabile che venga quanto prima presentato un forte decreto Sviluppo, che il presidente del Consiglio faccia valere le sue prerogative in ordine alla nomina del Governatore della Banca d'Italia, che nel Pdl il confronto politico si sviluppi sereno sul piano del dibattito politico aperto nei suoi organismi dirigenti, che tutti i parlamentari con serietà e sobrietà facciano il loro lavoro». Ha detto che lo scivolone di ieri è stato «un incidente di percorso che però, essendo avvenuto su un provvedimento importante, ha fatto degli indubbi danni che vanno superati sia nel merito sia più in generale sul piano politico». Indispensabile, quindi, «che Berlusconi venga alla Camera per verificare la conferma della maggioranza parlamentare. Il presidente della Repubblica Napolitano pone degli interrogativi seri ai quali il governo e la maggioranza devono dare una risposta nella consapevolezza che la questione non si risolve solo nel ribadire la fiducia». (N.Co.)
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