Rugby, in finale una brutta Francia che batte di misura il Galles

E pensare che perfino a Downing Street sventolava eccezionalmente la bandiera gallese. E al Millennium Stadium si erano radunate più di 60mila persone, come se il match si giocasse a Cardiff e non 20mila chilometri più in là. Quanta delusione per questo Galles bello, giovane e sfortunato, che perde di un punto (9-8, primo tempo 6-3) la semifinale contro una Francia brutta e senza verve, incapace di approfittare in maniera adeguata di oltre un'ora giocata in superiorità numerica.

Inutile girarci attorno: la svolta del match è tutta in un episodio, avvenuto al 18' del primo tempo. Un placcaggio di foga e non di cattiveria, ma sicuramente assai pericoloso, su Clerc, che viene sollevato da terra e fatto ricadere. Il colpevole è il capitano dei Dragoni, Warburton, per il quale l'arbitro Rolland ha pronto il cartellino rosso. I gallesi avevano perso dopo dieci minuti il pilone Adam Jones per infortunio, cosa che causava già qualche problema in mischia, e si trovavano con un terza linea in meno per il resto dell'incontro.

Un paio di minuti dopo Parra centrava il calcio del pareggio, dopo che il deludente Hook, al 7', aveva portato i suoi in vantaggio con un penalty da posizione difficile. Doveva rimanere l'unico exploit del sostituto di Priestland all'apertura: infatti Hook, sempre nel primo tempo, falliva due piazzati e un drop. E mentre Parra andava a chiudere il match con un 3 su 3 nei calci fermi, nella ripresa altri due tentativi dei britannici sfumavano: corto di pochissimo il penalty di Halfpenny da metà campo, sul palo il tentativo di trasformazione di Stephen Jones (entrato al posto di Hook) dopo la meta di Phillips, l'unica dell'incontro. Si era a metà del secondo tempo. Il Galles sembrava destinato a subire la supremazia territoriale dei Bleus, ostinatamente ancorati al gioco al piede per non correre rischi di alcun tipo. Ma la prima incursione della ripresa da parte degli uomini di Gatland era quella giusta. Rimessa laterale vinta in attacco, azione efficace fino a un raggruppamento da cui esce il mediano di mischia: bravo lui a trovare il varco, colpevole la difesa avversaria a lasciarglielo. Sul 9-8 il palo di Jones negava il sorpasso.

Restavano 20 minuti e ancora una volta si pensava che il Galles in 14 uomini, spossato dalla fatica, potesse crollare da un momento all'altra. Invece i rossi erano rinfrancati dalla meta, attaccavano ancora, rubavano palloni a una squadra che ormai pensava solo alla difesa. Fuori di centimetri il calcio di Halfpenny a cinque minuti dalla fine, era ancora il team più giovane (monumentale la prova del numero 8 Faletau, 21 anni ancora da compiere) a mostrare grande carattere. L'ultima azione sembrava non finire mai, ma la Francia faceva muro efficacemente e gli stremati gallesi si arrendevano dopo 26 fasi di gioco.

Così in finale va la squadra di Marc Lievremont, il ct che - indipendentemente dall'esito della finale contro la vincente fra Nuova Zelanda e Australia, in programma domani - non è stato confermato. Nel calcio una situazione analoga (con Lippi che nel 2006, da dimissionario, vinse i Mondiali di Germania) aveva portato fortuna all'Italia. Ma forse la sua fiche di buona sorte la Francia se l'è giocata tutta oggi.

La partita
Francia-Galles 9-8 (primo tempo 6-3). Per la Francia: 3 calci piazzati (Parra). Per il Galles: 1 meta (Phillips), 1 calcio piazzato (Hook). Cartellino rosso a Warburton (Galles). Calci fermi: Parra 3 su 3; Hook 1 su 3; S. Jones 0 su 1; Halfpenny 0 su 1

Rugby World Cup
Risultati e calendario della fase a eliminazione diretta (ora italiana)

Quarti di finale
Galles-Irlanda 22-10; Francia-Inghilterra 19-12; Australia-Sudafrica 11-9; Nuova Zelanda-Argentina 33-10

Semifinali
Oggi: Francia-Galles 9-8
Domani: Australia-Nuova Zelanda, ore 10

Finale per il terzo posto
Venerdì 21, ore 9.30

Finale per il primo posto
Domenica 23, ore 10

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