Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2011 alle ore 13:36.

My24

Il premier greco George Papandreou ha invitato i 154 parlamentari del partito socialista (Pasok) a votare uniti giovedì in Parlamento il pacchetto di riforme strutturali che daranno il via libera alla sesta tranche di aiuti da 8 miliardi di euro. In un'intervista al giornale Proto Thema il premier ha invitato a evitare il default che "sarebbe una catastrofe" e a non aggiungere elementi di preoccupazione a chi considera la Grecia una "causa persa".

«Noi greci abbiamo enormi responsabilità ma non siamo come la mitologica figura di Atlante che può sostenere sulle spalle da soli tutto il peso dell'Europa», ha concluso Papandreou in calo di consensi. Il deficit di bilancio della Grecia ha raggiunto 10,6% del Pil nel 2010 rispetto a stime precedenti del 10,5% del Pil a causa di una recessione peggiore del previsto. «Secondo i dati provvisori il deficit per il 2010 è stimato al 24,1 miliardi di euro (10,6% del Pil)» ha reso noto l'ufficio di statistica greco in una nota. Anche il debito 2010 è passato a 144,9% del PIL dal 142,8 per cento.

Intanto continuano gli scioperi e le manifestazioni di protesta. La settimana che comincia oggi in Grecia è la più difficile per il governo di George Papandreou, visto che il cosiddetto multi-disegno di legge sarà messo ai voti in Parlamento giovedì prossimo, nel momento culminante degli scioperi, ma anche in un momento di massima «agitazione» all'interno dello stesso Pasok, il partito socialista al governo.


Una fronda intensificatasi anche dopo la lettera firmata da tre ministri, quello della Pubblica Istruzione (Anna Diamantopoulou), della Sanità (Andreas Loverdos) e quello delle Infrastrutture e dei Trasporti (Giannis Ragusis), nella quale da una parte invitano tutti i parlamentari del partito a sostenere il premier ma, dall'altra, lanciano messaggi non troppo velati contro alcuni loro colleghi di governo.

Intanto oggi Papandreou è stato ricevuto alle 12:30 dal presidente della Repubblica Karolos Papaoulias, e successivamente è previsto il Consiglio dei ministri in vista del vertice europeo del 23 ottobre
banche in allarme. Charles Dallara, numero uno dell'Iif, l'Institute of International Finance, l'associzione che raggruppa i creditori privati della Grecia, fa sapere che è pronto a ridiscutere l'accordo per il taglio dei rimborsi ad Atene, ma solo nell'ambito di un pacchetto più ampio che comprenda precise soluzioni sulla crisi del debito europeo. «Se la comunità europea - dice Dallara - è interessata a chiedere ai creditori privati di rivedere i termini dell'accordo sulla Grecia, ciò potrà avvenire soltanto nell'ambito di un processo più complessivo di risoluzione del problema del debito sovrano in Europa». Inoltre, aggiunge, «ciò dovrà avvenire sulla base di una discussione aperta e trasparente sul programma di aggiustamento della Grecia e sulla sostenibilità del debito».

Ieri il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble ha detto chiaramente che il taglio dei rimborsi (haircuts) ai creditori della Grecia dovrà essere superiore al 21% stabilito a luglio. Probabilmente del 50 o 60 per cento. «Una soluzione duratura della crisi del debito greco - ha spiegato Schaeuble - non si potrà trovare senza una svalutazione del debito, che probabilmente dovrà essere più alta di quella prevista questa estate. I dettagli si stanno già discutendo. Non tutto dovrà essere già definito per il vertice europeo, ma il principio dev'essere chiaro». Le banche però vorrano avere maggiori certezze sulla possibilità di avere aiuti nazionali o europei con i finanziamenti del Fondo salva-stati appena ratificato da tutti i parlamenti europei. Le condizioni dell'intervento per un aumento del patrimonio per le banche con troppi bond ellenici in pancia, condizioni di cui ha parlato il presidente della commissione Ue José Barroso, cioè eliminare dividendi e bonus, non piacciano però alle banche europee. Il braccio di ferro tra politici e banchieri su chi debba pagare il conto del debito greco continua.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi