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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2011 alle ore 22:39.

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Una foto di Fabrizio Filippi dal profilo del social network FacebookUna foto di Fabrizio Filippi dal profilo del social network Facebook

Qualche spinello e bevuta di troppo, ama la musica hardtek e il tennis, frequenta rave party, è romantico. Così alcune amiche definiscono Fabrizio Filippi, 24 anni, studente universitario di Bassano Romano (paese di cinquemila abitanti in provincia di Viterbo), per gli amici Er Pelliccia, il ragazzo arrestato dalla Digos di Roma che lo ha identificato come il giovane che a torso nudo lancia contro le forze dell'ordine un estintore, a piazza San Giovanni sabato 15 ottobre. Le amiche raccontano che Filippi frequenta chat e cerca «l'amore sul sito Badoo» dove pubblica frasi d'amore sdolcinate. Sotto la sua foto scrive la didascalia: «Vorrei una relazione passionale con una ragazza». Ama il film «Paura e delirio a Las Vegas» ma scrive su Facebook «alla svegas».

I familiari, oggi increduli, assicurano: «Non farebbe male a una mosca», e non riescono a spiegarsi le motivazioni del lancio dell'estintore. «Volevo usarlo per spegnere le fiamme», si è difeso quando sono andati ad arrestarlo. Poi ha dovuto ammettere tutto. «Sono pentito ma non sono un black bloc. Probabilmente mi sono lasciato trascinare dagli avvenimenti», ha detto. Figlio di una coppia di impiegati - il padre lavora in banca - iscritto a un'Università privata di Roma per via telematica, facoltà di Psicologia, nelle foto su internet Filippi appare magro e sorridente, i riccioli biondi scomposti. Diverso dal guerrigliero urbano di piazza San Giovanni con il volto prima goffamente travisato e poi scoperto, un tatuaggio in inglese sul fianco sinistro che l'ha smascherato definitivamente.

Venerdì notte, prima del corteo, Fabrizio scrive su Facebook: «L'unica cosa che ci rimane ... è la vita. Se sei disperato non fare lo sbaglio di buttarla via per paura di affrontare una vita da umile». E la sera, dopo gli scontri, alle 21.23 l'ultimo post: «Preferisco soffrire piano piano». Ancora: «Sono emarginato perché odio lo Stato, sono straniero nella mia nazione», scrive Filippi. Che ama il film «Paura e delirio a Las Vegas», affastella citazioni di gruppi rap italiani come Noyz Narcos o Frankie HiNrg, ma anche di Adolf Hitler, inni alle bevute e allo sballo e riflessioni tipo «sono in guerra con qualcuno ma non so chi in realtà».

I genitori di Filippi sono a terra. «Pensavo che sabato fosse all'università», dice il padre. La famiglia è benvoluta e impegnata nella comunità in cui vive. Il fratello di Fabrizio, Giuseppe, meteorologo, 30 anni, è stato candidato alle comunali del 2006 per una lista civica collegata a Sel. Il padre e la madre del giovane fermato avrebbero collaborato con la polizia, dopo aver visto le foto del figlio. Viterbo ha una forte tradizione anarchica e in passato la zona è stata obiettivo di operazioni della Digos, ora nuovamente al lavoro anche dopo gli scontri di sabato. Ma fra i personaggi che Fabrizio elenca su Facebook ci sono i miti del porno Rocco Siffredi e Cicciolina, il mostro di Firenze e Jack lo Squartatore, oltre a frasi della serie tv «Romanzo Criminale». «La merda più la giri e più puzza» è la citazione preferita di Filippi alias Er pelliccia.

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