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Questo articolo è stato pubblicato il 20 ottobre 2011 alle ore 10:22.

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Il gip del tribunale Elvira Tamburelli ha deciso che nove sui 12 manifestanti fermati sabato scorso durante gli incidenti avvenuti a Roma durante la manifestazione degli indignati resteranno in carcere, due invece verranno messi ai domiciliari e uno rimesso in libertà. Il reato contestato dalla procura è quello di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale.

A restare in carcere sono: Giovanni Caputi, 22 anni di Terlizzi (Bari), Giuseppe Ciurleo, 20 anni di Roma, Alessandro Venuto,24 anni di Subiaco (Roma), Giovanni Venuto, 30 anni di Tivoli (Roma), Lorenzo Giuliani, 19 anni di Genzano (Roma), Robert Scarlett, 21 anni, romeno, per il quale Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha firmato ieri il decreto di allontanamento, Ilaria Ciancamerla, 21 anni di Sora (Frosinone), Valerio Pascali, 21 anni di San Pietro Vernotico (Brindisi), e Stefano Conigliaro, 22 anni di Catania. Ai domiciliari vanno Alessia Catarinozzi, 26 anni di Alatri (Frosinone), e Alessandra Orchi, 29 anni di Roma. L'unico a tornare in libertà è il romano Leonardo Serena, 21 anni, per il quale il pm aveva già chiesto, a differenza degli altri, gli arresti domiciliari.

La decisione è stata presa dopo 7 ore di camera di consiglio seguite alla lunga giornata di interrogatori di ieri nel corso dei quali tutti i ragazzi hanno respinto le accuse. Intanto proseguono le indagini per identificare altri responsabili dei disordini . In particolare, gli accertamenti si starebbero concentrando anche su alcuni esponenti dei gruppi ultras di Lazio e Roma che potrebbero essere tra coloro che hanno dato l'assalto al blindato dei carabinieri dato alle fiamme e degli atti vandalici nella chiesa di San Marcellino.

Parola alla difesa

«I ragazzi fermati rischiano di essere capri espiatori, in carcere ci sono degli innocenti, vivono male e soffrono il sovraffollamento - ha commentato l'avvocato Fabrizio Gallo, legale di Caputi - il mio assistito non ha sfondato vetrine, non ha saccheggiato, solo rimandato indietro un fumogeno». Dello stesso parere anche l'avvocato Francesco Ricciardi, legale del romeno Scarlet per il quale il ministro Roberto Maroni ha firmato oggi il decreto di allontanamento «per motivi di pubblica sicurezza». «È innocente - ha dichiarato - si è avvicinato troppo alla linea del fuoco. Io non vedo la necessità di esigenze cautelari. I veri black bloc si sono saputi difendere e sono scappati». «Il mio assistito ha dimostrato la sua estraneità ai fatti - ha spiegato l'avvocato Antonio Miriello, difensore di Stefano Conigliaro - è un ragazzo assolutamente pacifico».

Tra gli arrestati anche tre ragazze e la prima ad essere interrogata è stata Ilaria Ciancamerla con l'assistenza dell'avvocato Cesare Antetomaso: «Ilaria -ha dichiarato il difensore - ha ricostruito con estrema lucidità tutti gli eventi di sabato, dimostrando la sua estraneità». Nel corso degli interrogatori sono stati depositati dagli avvocati filmati e foto a sostegno, hanno detto, delle dichiarazioni di innocenza. Compreso un video che già da alcuni giorni gira su internet e che mostra quattro dei fermati mentre vengono bloccati dalla polizia. Nel video si sente anche la voce di una donna che urla agli agenti «lasciateli andare loro non c'entrano nulla con le violenze.

Intanto la procura ha chiesto la convalida dell'arresto di Fabrizio Filippi, 24 anni, detto «Er Pelliccia», immortalato con un estintore in mano durante gli scontri. Domani l'interrogatorio di garanzia.

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