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Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2011 alle ore 12:27.

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«La manifestazione di oggi in Val di Susa si è svolta senza violenze e per questo risultato vorrei sentitamente ringraziare le forze dell'ordine». Cosi, il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha commentato in una nota l'esito della manifestazione promossa dal movimento No Tav.

ore 16:50
QUESTURA: COMUNICAZIONI CONTINUE -
L'obiettivo di garantire l'integrità delle reti del cantiere della Tav in Val di Susa «è stato pienamente raggiunto grazie anche a una costante fluidità di comunicazione fra i referenti dei manifestanti, i membri del Legal team presenti sul posto e i responsabili dei servizi di ordine e sicurezza pubblica che hanno costantemente monitorato la manifestazione»: lo sottolinea la Questura di Torino, in una nota diffusa mentre si sta completando il deflusso dei manifestanti dall'area della Maddalena di Chiomonte. La Questura evidenzia che i manifestanti hanno partecipato al corteo «senza armi e travisamenti di sorta, così come prescritto dal Questore di Torino, raggiungendo attraverso i numerosi sentieri la baita abusiva nella valle Clarea».
«I servizi di messa in sicurezza dell'area di interesse, implementati fin dalla giornata di ieri - continua la Questura - hanno impedito che i manifestanti accedessero ai terreni prospicienti il cantiere così come dagli stessi preannunciato». Per la Questura sono state «importanti le operazioni di bonifica preventiva avviate a partire dalle prime ore di questa mattina, che hanno consentito di ripristinare le condizioni di agibilità del comprensorio, rimuovendo tutte quelle ostruzioni già collocate tempo addietro». La Questura, infine, sottolinea che «l'unica rete danneggiata oggi dai manifestanti è consistita in una delimitazione di una strada sterrata montana che si trova a circa due chilometri dal cantiere della Torino-Lione».

ore 16:15
SAP: RUOLO DELLE FORZE DELL'ORDINE -
Per il Sap (Sindacato autonomo di Polizia), se oggi in Val di Susa non c'è stato alcun incidente è stato «solo grazie alla massiccia presenza forze di Polizia e alla loro grande professionalità». «Nella valle, però - afferma Massimo Montebove, consigliere nazionale del Sap - la situazione resta difficile e l'apparato di sicurezza costa allo Stato 30milaeuro al giorno». «Nessuna rete è stata tagliata - spiega Montebove - perchè sarebbe stato illegittimo e quella che tutti hanno visto nelle immagini tv si trovava in una strada sterrata ben distante dal cantiere». «Adesso - conclude Montebove - aspettiamo i primi processi relativi agli scontri dei mesi scorsi dove ci costituiremo parte civile contro i delinquenti travestiti da difensori della Val di Susa che hanno ferito e in qualche caso tentato di uccidere i poliziotti. Chiediamo e pretendiamo processi rapidi, condanne esemplari e pene certe».

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