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Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2011 alle ore 18:47.

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Ancora litigi nella coalizione di governo e pochi passi avanti nel piano anti-crisi: l'Italia appare sempre più in difficoltà e incapace di varare le riforme promesse all'Europa. Le decisioni prese dal Consiglio dei ministri prima del G20 sono giudicate insufficienti da quotidiani come il Wall Street Journal, che titola "L'Italia evita mosse fiscali chiave", e il Financial Times , che pone l'accento sui disaccordi nella maggioranza: "Berlusconi non riesce a superare le divisioni sulla riforma". Per il New York Times, i politici italiani bisticciano su "castelli di sabbia".

Il primo ministro italiano Silvio Berlusconi – scrive il Wall Street Journal - non è riuscito a emanare le misure di rilancio della crescita chieste dall'Ue prima del G20, "sollevando ulteriori dubbi sulla volontà del governo di approvare riforme economiche per ripristinare la fiducia degli investitori nel Paese".

Il Cdm ha approvato un piano per "vendere proprietà statali, snellire la burocrazia e lanciare progetti infrastrutturali". Ma, nota il Wsj, il piano "non include misure per affrontare le debolezze economiche strutturali", come il costoso sistema pensionistico, le pesanti regolamentazioni del lavoro e le alte tasse, cui le autorità europee e gli investitori danno la colpa della stagnazione economica dell'Italia. E, aggiunge, "non è neppure chiaro se Berlusconi abbia il sostegno politico per fare approvare in Parlamento anche lo scarno piano approvato mercoledì".

Il temporeggiare di Berlusconi, secondo il Wsj, probabilmente "eroderà il sostegno per il suo governo e aumenterà le tensioni con il capo di Stato, il presidente Giorgio Napolitano", che ha chiesto riforme immediate e ha il potere di sciogliere il Parlamento.

"L'Italia potrebbe essere la prossima Grecia, e se così fosse l'Europa unita potrebbe non avere futuro", avverte il New York Times, dando l'immagine di un Paese che "lotta per resistere al vortice del debito".

Anche se – continua il Nyt - l'Italia ha "fondamentali" più solidi della Grecia, l'enorme onere del debito rende ogni aumento dei tassi d'interesse "doloroso e, nell'attuale frenesia speculativa, pericoloso".
Berlusconi, secondo il quotidiano Usa, è ben lungi dal rassicurare gli investitori, poiché viene considerato dai suoi oppositori come un "impedimento" al governo del Paese. Sia in Italia che all'estero, prosegue, "c'è la crescente sensazione che stia per arrivare un maremoto e che i politici italiani stiano bisticciando su castelli di sabbia".

Finora, osserva il Nyt, i mercati hanno reagito "tiepidamente" ai cambiamenti proposti, esprimendo quelle che sono considerate "aperte riserve" sulla capacità del governo di realizzarli.

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