La difficile quadra del governo Monti: tanti rebus e poche certezze

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I lavori al Senato

Beni culturali: Settis in cima ai papabili
Anche in questo caso il criterio della scelta è l'esperienza sul campo. Per questo il favorito delle ultime ore è l'archeologo Salvatore Settis. Meno probabile l'arrivo di Paolo Baratta, presidente della Biennale, che nei giorni scorsi ha stoppato le indiscrezioni su una sua possibile promozione a Palazzo Chigi.

Salute: Veronesi perde quota
La casella sembrava destinata all'oncologo Umberto Veronesi ma tutto è tornato in alto mare dopo lo stop di Avvenire, il quotidiano dei vescovi.

Il nodo delle donne
Per ora il totoministri del governo Monti non sembra premiare le donne. Anche se nelle ultime ore ha cominciato a circolare il nome di Anna Maria Tarantola per un posto nel futuro esecutivo (Economia o Sviluppo). Altre donne potrebbero però entrare se l'ex commissario Ue deciderà di salvaguardare alcune caselle come il dicastero della Pubblica amministrazione o le Politiche Ue: in questo caso in pole position ci sono i nomi di Luisa Torchia, allieva di Sabino Cassese, e Emma Bonino, collega di Monti a Bruxelles ed espertissima di diritto comunitario.

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