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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2011 alle ore 14:06.

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A Monti l'interim dell'Economia, Tabellini e Grilli viceministri
Nella squadra di Monti si profila poi l'ingresso di Vittorio Grilli, Guido Tabellini, Paolo De Ioanna e Andrea Riccardi. Per Tabellini, attuale Rettore della Bocconi e Grilli, direttore generale del Tesoro, si prospetta, l'incarico di viceministri dell'Economia, con Monti che manterrebbe l'interim. De Ioanna è stato capo di gabinetto con Carlo Azeglio Ciampi e Tommaso Padoa-Schioppa al ministero dell'Economia. Riccardi è professore ordinario di Storia contemporanea a Roma Tre ed è stato fondatore, nel 1968, della Comunità di Sant'Egidio. Allo Sviluppo, è in vantaggio Antonio Catricalà, presidente dell'Antitrust (ma potrebbe anche tornare a Palazzo Chigi al posto di Letta o nel ruolo di segretario generale, già ricoperto in passato). In alternativa, si fa anche il nome di Carlo Secchi, economista e già rettore della Bocconi. L'outsider delle ultime ore è il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera.

Cancellieri in vantaggio per il Viminale, ma spunta Pansa
Per l'Interno il futuro ministro sarà di sicuro un prefetto: Carlo Mosca, già capo di gabinetto con Pisanu e Amato, o Anna Maria Cancellieri, ex commissario prefettizio a Bologna e in vantaggio su Mosca, ma non si escludono sorprese dell'ultima ora (Alessandro Pansa?). Per la Difesa, poi, è l'ex capo di Stato Maggiore, Rolando Mosca Moschini, attualmente consigliere di Napolitano, il candidato più quotato. Alla Farnesina resta in pole position l'ipotesi Amato (in alternativa si fa il nome di Giampiero Massolo, attuale segretario generale del ministero,meno probabile Ferdinando Salleo). Al Welfare l'economista Carlo Dell'Aringa è il nome più accreditato. Mentre alla Salute è gara a due tra Umberto Veronesi e il rettore della Sapienza, Luigi Frati. Sempre che la Sanità non venga accorpata al Welfare, ipotesi che il premier in pectore non avrebbe escluso.

Pomodoro in pole per la Giustizia, Clini verso l'Ambiente
Alla Giustizia siederà gli ultimi rumors danno come lanciatissima Livia Pomodoro, presidente del tribunale di Milano, che ha visto cadere il veto del Pdl nei suoi confronti e ha quindi superato gli altri due candidati, gli ex presidenti della Consulta, Cesare Mirabelli e Piero Capotosti. Tecnici in arrivo anche l'Istruzione: il nome più gettonato è quello di Lorenzo Ornaghi, rettore della Cattolica, ma c'è chi punta sulla candidatura di Francesco Profumo, presidente del Cnr. E ai Beni Culturali è Riccardi avrebbe sorpassato l'archeologo Salvatore Settis. Per le Infrastrutture la corsa è tra Rocco Sabelli (ad di Alitalia) Secchi e Catricalà, gli ultimi due in ballo anche per lo Sviluppo. All'Ambiente, invece, sembra certa la promozione dell'attuale dg del ministero Corrado Clini, mentre alla Pa si parla insistentemente di Luisa Torchia, allieva di Cassese e super esperta di diritto amministrativo. Il consigliere di Stato, Antonio Malaschini, potrebbe arrivare ai rapporti con il Parlamento.

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