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Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2011 alle ore 17:05.
L'ultima modifica è del 15 novembre 2011 alle ore 10:38.

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Il governo di Mario Monti potrebbe vedere la luce mercoledì alle 11: il premier incaricato è infatti atteso al Colle dove scioglierà la riserva. L'ex commissario Ue è dunque vicino al traguardo dopo aver incassato martedì mattina l'appoggio di Pd e Pdl. Subito dopo Monti è salito al Colle per un colloquio di novanta minuti col capo dello Stato, Giorgio Napolitano. L'ex commissario Ue è quindi tornato a Palazzo Giustiniani per chiudere il giro delle consultazioni: prima le parti sociali, poi la Conferenza unificata, e infine i rappresentanti di giovani e donne.

Pd: nessun via libera al tandem Gianni Letta- Amato
I partiti hanno così consegnato le loro indicazioni al presidente incaricato. E, tra smentite e rumors, l'ex commissario Ue ha incassato un consenso molto ampio, fatta eccezione per la Lega che ieri aveva ribadito il suo no al futuro esecutivo. In attesa di conoscere la lista dei ministri, si è registrata poi la smentita dei democratici alla voce, circolata in mattinata, di un possibile appoggio del Pd al tandem di Gianni Letta e Giuliano Amato nel futuro Governo Monti come vicepremier. A confermarlo, al Sole 24 Ore.com, il portavoce del segretario del Pd, Stefano Di Traglia. UNa correzione di rotta arrivata poco dopo l'incontro tra Monti e la delegazione dei Democrats, guidata da Pier Luigi Bersani. «Noi diamo pieno e convinto sostegno a un governo di autorevole e forte caratura tecnica e non per sostenere meno, ma meglio Mario Monti».

Bersani: non abbiamo posto limiti di tempo
Bersani ha anche sottolineato la volontà del Partito democratico di «organizzare un percorso per costruire qualche urgente riforma. Abbiamo incoraggiato il professor Monti a proseguire con determinazione, con rapidità, ma non abbiamo posto limiti di tempo». Mi pare, ha detto Bersani, «che, come si dice, la pratica sia bene avviata». Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, dopo l'incontro con Monti, è salito al Quirinale per riferire dell'andamento del colloquio e per chiarire al capo dello Stato le condizioni del Pd. Intanto dal mondo delle imprese arriva un sostanziale via libera al termine di un pre-vertice prima del colloquio con Monti. Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia, Confagricoltura e Alleanza per le cooperative ribadiscono così «un forte e convinto sostegno al presidente incaricato che dovrà essere rapido per formare un governo autorevole».

Alfano: tentativo Monti destinato a buon esito
Sì al governo Monti anche dal Pdl che ha ribadito il suo appoggio vincolandolo però al proseguimento del programma fissato nella lettera inviata ai vertici Ue da Berlusconi. «Anche alla luce di quest'ultima conversazione, crediamo che il tentativo del professor Monti sia destinato a buon esito», ha detto il segretario del Pdl, al termine delle consultazioni durate oltre un'ora. «Stiamo lavorando per il bene dell'Italia», ha aggiunto nella breve dichiarazione. E proprio dall'Europa giunge l'ennesimo messaggio all'ex commissario Ue. «La palla è nel campo di Monti, spetta a lui giocarsela», la Commissione «aspetta di lavorare con lui e la sua squadra». Lo ha affermato Amadeu Altafaj, il portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn. Il portavoce ha sottolineato che ora «la palla è nel campo dell'Italia e sta a Monti calciarla».

Bocchino al Corriere: Monti candidato di Pd e Terzo polo. Il Pdl sugli scudi. Fini: un errore
Intanto prima delle consultazioni del Pdl era sceso in campo il portavoce del partito, Daniele Capezzone, contestando le dichiarazioni di Italo Bocchino (Fli), al Corriere della Sera (esisterebbe l'intenzione di una candidatura elettorale Monti come guida di una coalizione Pd-Terzo Polo). Per Capezzone: «Se queste sono le basi e le intenzioni politiche, diciamo con chiarezza che il tentativo Monti viene messo irresponsabilmente a rischio». E anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha criticato l'uscita del vicepresidente di Fli. «La provocazione di Bocchino è stata un errore».

Di Pietro a Radio 24: l'esecutivo Monti non può durare a lungo
«Vogliamo consentire che il governo Monti si installi, ma dopo il referendum sulla legge elettorale si dovrà andare a votare». A dirlo è il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro, ospite a "24 mattino" su Radio 24. «Non abbiamo una riserva sulla persona, Monti è capace, professionale». Di Pietro però ha ribadito che un eventuale esecutivo Monti non può durare a lungo: »in democrazia si usa così - ha detto il leader idv -: in una situazione normale se cade il governo si torna al voto».

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