Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2011 alle ore 12:22.

My24

c) Politica del debito pubblico; rispettare il mercato, non premiare la rendita:
la politica del debito pubblico deve proporsi di non essere inflazionistica (evitare il finanziamento monetario); di non violare gli impegni presi verso i sottoscrittori (evitare modifiche unilaterali del "contratto" o modifiche del regime fiscale sui titoli in essere); di rispettare il mercato (evitare vincoli amministrativi, espliciti o di moral suasion). Al tempo stesso non puo' proporsi la discesa dei tassi di interesse, l'allungamento delle scadenze, l'eliminazione di una politica sistematica di premio alla rendita (premio che oggi i rendimenti sui titoli di Stato hanno, sia rispetto ai redditi non da capitale, sia all'interno dei redditi da capitale, rispetto agli altri impieghi finanziari, che pure sono di solito piu' produttivi per il Paese);
un'ipotesi da prendere in considerazione potrebbe essere la seguente:
A) viene annunciato che, a partire da una certa data futura, entrera' in vigore un nuovo e organico trattamento fiscale delle attivita' finanziarie (da definirsi anche in relazione al quadro internazionale), che tra l'altro elimini ogni privilegio fiscale sui titoli di Stato rispetto alle altre attivita' (tra cui i depositi bancari e le azioni); tale nuovo regime si applichera' sui titoli emessi a partire da quella data;
B) si offrano fin d'ora titoli di Stato a lungo termine (per esempio 10-15 anni) a un tasso di interesse moderato (per esempio il 3%), ma con protezione del capitale dall'inflazione (ed eventualmente con un collegamento al tasso di crescita del Pil). Tali titoli (che il ministro del Tesoro ha facolta' di emettere in base al Dl n. 58 del 1993) potranno essere sottoscritti in contanti, oppure mediante conversione volontaria di titoli a breve e medio termine a condizioni da specificarsi.
E' probabile che affluirebbero sui titoli di cui al "punto B" sia la domanda di quanti desiderano proteggersi dall'inflazione, sia - dato che i titoli attualmente in circolazione hanno scadenze piuttosto brevi - anche di quanti desiderano "prolungare" per diversi anni l'attuale, e piu' favorevole, regime fiscale. Cio' concorrerebbe, nel pieno rispetto del mercato e in vista di una modifica fiscale necessaria (per motivi di equita' e di efficiente allocazione delle risorse), ad allungare la struttura del debito pubblico, a far scendere i tassi di interesse (sui titoli di Stato e in generale nel mercato), ad avvicinare per cio' stesso il conseguimento dell'azzeramento del disavanzo corrente.

d) Completare l'autonomia della Banca d'Italia:
si tratta di un completamento importante, in se' e per gli effetti benefici sulle aspettative, nei mercati interni e internazionali; il completamento richiede in particolare l'approvazione del disegno di legge sul conto corrente di tesoreria; l'eliminazione della facolta' di concedere per legge anticipazioni straordinarie; l'eliminazione dei poteri di introdurre vincoli in via amministrativa (articoli 32 e 35 della legge Bancaria); l'attribuzione alla Banca d'Italia dell'obiettivo della stabilita' monetaria.

* (Universita' Bocconi)

Shopping24

Dai nostri archivi