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Questo articolo è stato pubblicato il 18 novembre 2011 alle ore 17:06.

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Ore 14. Alfano ringrazia Berlusconi e i deputati Pdl si alzano in piedi
Il segretario del Pdl Angelino Alfano inizia il suo intervento alla Camera citando e ringraziando l'ex premier Silvio Berlusconi per il suo senso di responsabilità e per essersi dimesso pur avendo «una larga maggioranza al Senato». I deputati Pdl si alzano e applaudono a Berlusconi, seduto alla sinistra di Alfano.

Ore 13,53. Bersani: vi sosterremo senza se e senza ma, ma tenete in contro le nostre idee
Il Pd voterà la fiducia al governo Monti senza condizioni, ma porterà avanti le sue proposte. Lo ha chiarito Pier Luigi Bersani. «Abbiamo apprezzato e in larghissima parte condiviso il discorso del presidente del Consiglio, largamente apprezzato lo stile», ha detto il segretario del Pd in Aula. «Voteremo la fiducia senza giri di parole, asticelle, paletti o termini temporali», ha assicurato. «Noi non pretenderemo mai di dettarvi il compito e non ci aspettiamo che facciate tutto quello che avremmo fatto noi», ha sottolineato, «vi sosterremo però con la bussola delle nostre idee e vi chiediamo soltanto di tenerne conto».

Ore 13,45. Reguzzoni: la Lega non voterà un governo espressione delle banche
«La Lega non darà il voto al governo. non concordiamo sul programma: dalle pensioni alle riforma dello stato centralista». Così il capogruppo del Carroccio, Marco Reguzzoni. «Un esecutivo che è espressione delle banche e se ne infischia della povera gente», continua Reguzzoni. La Lega, comunque, «voterà tutti i provvedimenti che riterremo utili per il nord» e sul «federalismo attendiamo i fatti»

Ore 13,41. Berlusconi: non staccherò la spina a Monti
«Io non ho mai detto che staccherò la spina, anche con riferimento a questo Governo. È una invenzione giornalistica». Lo afferma il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti. Poco dopo l'ex premier è entrato in Aula, prima volta da quando ha lasciato palazzo Chigi.

Ore 13,34. Casini: pacificare l'Italia, si volta pagina
«Siamo chiamati a ricucire l'Italia». E «assieme dobbiamo salvare l'italia». lo ha detto il leader centrista e capogruppo Udc per il Terzo polo Pier Ferdinando Casini, finalmente, ha aggiunto, «si volta pagina». e lo si fa «nel nome dell'italia e degli italiani» grazie a una scelta «del Parlamento, che rappresenta il popolo». Dunque il varo del governo Monti «non è una sconfitta della politica».

Ore 13,33. Berlusconi: ora lavorerò per prossima campagna elettorale
Che cosa farà Silvio Berlusconi nei prossimi mesi? L'ex premier ha le idee chiare: «Lavorerò in Parlamento e nel partito - dice al Tg5 - per preparare la prossima campagna elettorale».

Ore 13,30. Bocchino: sostegno senza se e senza ma
«Noi da mesi auspicavamo un altro esecutivo e oggi le garantiamo il sostegno convinto e costruttivo, senza se e senza ma». Lo ha detto il vicepresidente di Futuro e Libertà, Italo Bocchino, nell'aula della Camera, sottolineando anche la necessità di abbassare i toni e di intervenire sui costi della politica.

Ore 13,27. Tensione e spintoni tra i banchi Pdl nell'aula della Camera
Momenti di tensione tra i banchi del Pdl in aula alla Camera mentre sono in corso le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Monti: prima una discussione ha visto protagonista il segretario del partito Angelino Alfano circondato da una Giorgia Meloni piuttosto animata, Mario Landolfi, Debora Bergamini e altri. Poi una volta che Alfano ha lasciato l'emiciclo la discussione è proseguita con i toni piuttosto accesi e qualche spintone da parte di Salvatore Cicu.

Ore 13,25. Moffa: sostegno ma su impegni Ue
Presidente Monti «non le faremo mancare il sostegno nella misura in cui il suo governo rispetterà gli impegni presi con l'Europa». Così Silvano Moffa, capogruppo di Popolo e Territorio, ha annunciato nel suo intervento a Montecitorio il sostegno al governo guidato da Mario Monti. «Saremo attenti e vigili nel verificare e sostenere le proposte» che saranno presentate dall'Esecutivo, ha aggiunto Moffa.

Ore 13,18. Alfano saluta Severino e le dona un libro
Breve incontro nell'aula della Camera tra l'ex Guardasigilli, Angelino Alfano, e il nuovo ministro della Giustizia, Paola Severino, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Monti. Il segretario del Pdl si è avvicinato al banco del governo, ha stretto la mano a Severino e le ha lasciato un volume. Dopodichè Alfano si è cordialmente intrattenuto anche con il ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata

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