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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2011 alle ore 16:23.

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Niente più sorrisini né sguardi al cielo, i leader di Francia e Germania possono discutere sul serio con il nuovo primo ministro italiano, Mario Monti. E’ stato il primo incontro di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel con Monti da quando ha l’ex commissario europeo è diventato presidente del Consiglio. I tre si rivedranno presto a Roma. E’ cambiato l’approccio rispetto a quando c’era Silvio Berlusconi e si vede.

Le Monde vede “una prossimità intellettuale con Angela Merkel”. E’ dir poco che il governo tedesco è stato “sollevato” dalla partenza di Berlusconi, scrive il quotidiano francese. “Da mesi l’entourage di Angela Merkel spiegava, ‘off the record’, che il problema dell’Italia non era economico ma politico. L’allusione era trasparente”. In vista dell’incontro di oggi, Le Monde ha presentato Monti ai suoi lettori: “Dopo il Cavaliere, gli italiani passano allo stile il Professore” (in italiano), “un mélange di sobrietà, di rigore pubblico e di buone maniere”.
Niente più direttorio franco-tedesco: il “mini-vertice” di Strasburgo vede riuniti i leader delle “tre più grandi economie della zona euro” per discutere del salvataggio dell’euro, riferiscono i lanci Afp. Monti “dovrebbe rassicurare i leader francese e tedesco sugli sforzi intrapresi dal suo paese per contribuire ad arginare il contagio”.
Per prima cosa, Sarkozy ha espresso “fiducia” nel governo italiano. Ma già alla vigilia aveva inviato segnali positivi all’Italia di Monti: il governo di Parigi aveva fatto sapere che la Francia desidera “sostenere Monti nella sua politica di riforme e risanamento finanziario” e il presidente francese aveva detto di volere un partenariato con il governo italiano (Reuters).

E’ la prima volta che il nuovo primo ministro italiano “si unisce alla coppia franco-tedesca, che l’ha invitato a evocare soluzioni”. Un incontro che si svolge sullo sfondo del “braccio di ferro” tra Francia e Germania sul ruolo della Banca centrale europea (Afp). L’Italia “vuole coordinare la lotta contro la crisi” anche con Madrid, titolano Afp e, sui siti spagnoli, l’Efe. La Francia aveva chiarito il punto di partenza: il ministro delle Finanze francese, François Baroin, ha dichiarato che “fare della Banca centrale europea un prestatore d’ultima istanza è la migliore soluzione per evitare il contagio della crisi del debito nella zona euro, ma i trattati europei lo vietano”.
Alla fine del mini-vertice, Le Monde apre il suo sito a tutta pagina: “Parigi e Berlino propongono di modificare i trattati europei”. Merkel, Sarkozy e Monti hanno assicurato che sono determinati a “fare di tutto per garantire la perennità dell’euro”. Monti, citando la Merkel, ha detto che ogni Paese deve fare i compiti a casa sua. “Noi intendiamo fare i nostri compiti da noi”, ha assicurato.

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