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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2011 alle ore 16:06.
L'ultima modifica è del 01 dicembre 2011 alle ore 11:06.

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Passera, titoli di Stato alle Pmi per i debiti arretrati della Pubblica amministrazione (Space24)Passera, titoli di Stato alle Pmi per i debiti arretrati della Pubblica amministrazione (Space24)

«Siamo in un momento molto difficile, stiamo sicuramente rischiando di rientrare in recessione». L'allarme è arrivato dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, intervenendo alla tappa romana degli Stati generali di Confcommercio. «Questo è quello ci sta succedendo - ha proseguito il ministro - e dobbiamo fare di tutto per recuperare il più velocemente il segno positivo».

Mentre ieri, in un incontro tra il ministro Passera, imprese, banche, assicurazioni e cooperative, era emersa l'ipotesi di pagare la montagna di debiti arretrati della pubblica amministrazione nei confronti delle piccole e medie imprese - circa 90 miliardi - con titoli di Stato. «Li ho solo ascoltati: sono nella fase di ascolto», ha replicato oggi il titolare dello Sviluppo economico.

Lunedì misure con sacrifici e benefici
Dal palco di Confcommercio, Passera ha sottolineato come il Governo sia al lavoro «per affrontare l'emergenza numero uno che è quella del disagio occupazionale». Si tratta, ha detto il ministro, della «priorità assoluta» del Paese. Il disagio, ha spiegato, è infatti «molto più alto di quanto mostrino le statistiche» e coinvolge «una quota rilevantissima della società italiana». Pur non entrando nello specifico delle azioni che il Governo sta studiando per affrontare la crisi, Passera ha anticipato qualcosa in termini di metodo che «metterà insieme provvedimenti che sappiano suddividere sacrifici e benefici», per ricreare «quel carburante che oggi ci manca e che si chiama fiducia, ed é presente nelle vostre imprese». Tutti spunti più volte sottolineati anche dalle colonne di questo giornale.

Sono contento di fare il ministro
Alla sua prima uscita pubblica agli Stati generali di Confcommercio ha tenuto a sottolineare pure come sia stato impossibile dire di no all'incarico di ministro e si è detto contento di averlo fatto. «Questa è una prima uscita e mi fa particolarmente piacere che sia qua - ha detto Passera ricevendo più volte un caloroso applauso dalla platea - è una prima uscita non solo di nuovo mestiere ma di responsabilità di vita. Dieci giorni fa mi è sembrato impossibile dire no al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio designato con lo spirito che ci stavano mettendo. Mi chiedevano di lasciare tutto e fare questo nuovo mestiere. Ho detto sì e sono contento di averlo fatto».

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