Fitch ritiene che i rating di Italia e Spagna siano quelli più a rischio. Anche il giudizio sulla Francia è a rischio. Se la situazione economica dovesse peggiorare tripla A potrebbe subire una eventuale riduzione. «Il rating di Parigi è a rischio se la crisi del debito in Europa si intensificherà secondo David Riley, managing director di Fitch, in un'intervista a Bloomberg Tv. In giornata il differenziale di rendimento tra i bund tedeschi e i corrispondenti Oat francesi è tornato sopra i 100 punti.

Quanto alle prospettive di uno sblocco della crisi dei debiti, per il responsabile per i rating sovrani David Riley, cruciale sarà il ruolo della Bce. Solo l'Eurotower guidata da Mario Draghi potrà salvare l'eurozona con un ruolo più attivo nell'aiutare i Paesi in crisi. «La Bce è l'unica istituzione paneuropea che può garantire prestiti ponte alla nuova eurozona» riunita sotto l'ombrello dell'unione fiscale. I leader Ue premono per l'unione fiscale per convincere la Bce ad avere un ruolo più attivo e, conclude Riley, «al vertice del 9 dicembre, punteranno più a far colpo sulla Bce che sui mercati».

In giornata l'agenzia di rating ha pubblicato uno studio sull'impatto che un eventuale prolungarsi dell'attuale crisi di liquidità rischia di avere sull'economia reale. Secondo Fitch i settori più a rischio sono «le utilities e i portafogli esposti in modo marcato sull'energia di Italia e Spagna». Questi comparti sono «quelli più vulnerabili rispetto all'accesso sul mercato obbligazionario». Più in generale «Fitch ritiene che nell'ipotesi di un forte stress con impossibilità di accesso ai mercati o al sistema bancario, le società di Italia e Spagna si troverebbero nella condizione di fare un massiccio uso delle linee di credito bancarie entro la fine del 2013».

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