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Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2011 alle ore 12:21.

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L'ex primo ministro greco George Papandreou (Reuters)L'ex primo ministro greco George Papandreou (Reuters)

L'ex primo ministro greco George Papandreou ha detto che «gli enti regolatori dell'Unione europea e le agenzie di rating hanno qualche colpa per la crisi del debito del mio Paese». Papandreou, che si è dimesso il mese scorso, in un'intervista alla Cnn da Fareed Zakaria ha detto che «se ci fosse stato un monitoraggio più forte da parte dell'Unione europea, e delle agenzie di rating, non avrei come primo ministro ereditato una situazione in cui il deficit era vicino al 16 per cento e il debito era quasi raddoppiato durante il governo precedente»

«Ecco perché penso che il monitoraggio sia importante», ha detto Papandreou. «Stiamo pagando per questo in questo momento, e molti greci sono ingiustamente colpiti dalla crisi, per motivazioni di cui non sono responsabili», ha aggiunto il primo ministro che si è dimesso il 10 novembre scorso. È stato sostituito da Lucas Papademos, un ex rappresentante della Banca centrale europea, come vice presidente.

La Grecia ha avuto bisogno di un'erogazione di prestiti lo scorso anno di 110 miliardi di euro e di un salvataggio pianificato, con un secondo pacchetto da 130 miliardi di euro per evitare il collasso economico. L'area dell'euro e il Fondo Monetario Internazionale, che stanno finanziando i due pacchetti, compreso il prossimo pagamento annunciato di 8 miliardi di euro, hanno chiesto che i leader politici greci si impegnino a tagliare la spesa oltre la durata del governo Papademos di unità nazionale.

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