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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2011 alle ore 10:45.

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Il ministro allo Sviluppo economico, Corrado PasseraIl ministro allo Sviluppo economico, Corrado Passera

«Stiamo approfondendo il tema». Così il ministro allo Sviluppo economico, Corrado Passera, risponde ai cronisti che alla Camera gli chiedono se il governo intende procedere con l'asta per l'assegnazione delle frequenze del digitale terrestre rese disponibili dal passaggio al digitale, che il governo Berlusconi aveva deciso di assegnare con il cosiddetto "beauty contest" e non con un'asta su chi offre di più.

Trasporti: la parola chiave è liberalizzazione
Sui trasporti la parola chiava è «liberalizzazione e «concorrenza in tutti i
settori», ha detto Passera. Il ministro ha sottolineato che la concorrenza deve essere «ben regolata, non c'é concorrenza derivante da mancanza di regole, ma sempre da buone regole e mercati funzionanti». La visione ottimale dei trasporti viene dall'integrazione dei vari modelli e dal loro utilizzo ottimale.

Gli aeroporti sono troppi
Il sistema aeroportuale italiano va razionalizzato diminuendo il numero degli scali, ha detto il ministro Passera. Secondo Passera, «non si può più andare avanti con la filosofia di un aeroporto in ogni provincia senza avere collegata in maniera adeguata tutta la logistica con porti e aeroporti e ferrovie collegate insieme e non in parallelo come accade ora con i risultati negativi che oggi vediamo. Dobbiamo fare in modo di avere aeroporti, anche pochi, ma grandi centri che possano tenere collegata l'Italia al resto del mondo», ha concluso.

Le opere prioritarie sono quelle che ci collegano all'Europa
Passera ha sottolineato che nel campo dei trasporti nel nostro paese non può dire di essere ai vertici del mondo «da quasi nessun punto di vista». Ha parlato «tantissime iniziative disarticolate» facendo riferimento alle diseconomie e alla non sufficiente integrazione dei vari mezzi di trasporto. Bisogna usare «al meglio la concorrenza naturalmente regolata. L'autorità sui trasporti prevista nel decreto é simbolicamente rappresentativa dell'accelerazione che vorremmo portare in questi campi. Siamo a una drammatica carenza di risorse e quindi bisogna decidere le priorità: ciò che é prioritario é quello che ci collega all'Europa».

Il trasporto pubblico è sotto pressione
Il trasporto pubblico locale é «sotto pressione, lo sarebbe stato ancora di più se i tagli previsti non fossero stati in parte compensati» nella manovra del governo Monti. Ha ricordato gli 800 milioni inseriti dal Governo nel decreto salva-Italia, che sono stati «aggiunti» per una situazione insostenibile delle regioni «per metterle in condizione di iniziare l'anno». Poi, ha proseguito Passera, «cercheremo di affrontare la situazione: c'é
il tema della riorganizzazione, perché ci sono piccoli operatori inefficienti, servono operatori competitivi ed efficienti, andando contro a normali resistenze». Più in generale «la soluzione ottimale per la mobilità delle persone e delle merci deve venire dall'integrazione dei vari mezzi e dall'utilizzo ottimale di ogni mezzo».

Il digital divide si può superare in tempi brevi
«Il digital divide è qualcosa che possiamo in tempi relativamente brevi superare», ha detto Passera. Il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne é escluso, in modo parziale o totale e le reti di nuova generazione sono «un capitolo che ci vedrà molto impegnati», ha assicurato il ministro, aggiungendo che «l'agenda digitale europea ci
deve vedere fra i paesi più rispondenti». L'intervento per ridurre e superare il digital divide si può mettere in campo «in parte» anche facendo affidamento su «risorse già esistenti, andando a raccogliere quelle che ancora non stiamo utilizzando rischiando di perderle».

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