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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2011 alle ore 08:40.

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di Lara Vecchio
La pancia piena annulla il gap tecnico. Così, Novara e Napoli si spartiscono amichevolmente la posta e, alla fine dei conti, chi deve recriminare per essere andato più vicino alla vittoria è il Novara. La grinta partenopea è rimasta intrisa nelle zolle del Madrigal, dove a metà settimana gli uomini di Mazzarri hanno festeggiato il passaggio del turno agli ottavi di Champions. Così il Novara di Tesser può fare la sua partita per buona parte della gara e sfiora l'idea del colpo grosso che tanto avrebbe fatto bene alla sua classifica deficitaria, ma una zampata di Dzemaili rovina la festa. La rimonta in campionato, per il Napoli, che con questo pareggio è a -9 dalla vetta, avrebbe dovuto cominciare proprio ieri secondo le intenzioni del tecnico. Il Novara però si organizza con un copertissimo 5-3-2 per arginare le incursioni dei moschettieri azzurri ed è un'idea condivisibile dal momento che Mazzarri mette in campo contemporaneamente quattro bocche da fuoco come Hamsik (più arretrato), Lavezzi, Pandev e Cavani. Ma la quantità di uomini a vocazione offensiva non sempre è garanzia di risultato, tant'è vero che alla fine l'uomo più pericoloso finisce per essere Christian Maggio.

Tra i due portieri il più impegnato è proprio De Sanctis costretto a mettere in mostra tutte le sue doti su una conclusione dal limite di Gemiti mentre Rubino si rende pericoloso in due altre occasioni prima della fine del primo tempo. Il Napoli non fa così paura come si temeva alla vigilia e allora il Novara diventa più intraprendente nella ripresa e si fa sotto con maggior sicurezza, ancora con Rubino su colpo di testa decentrato e poi con una conclusione alta di Mazzarani. Per passare in vantaggio, però, il Novara ha bosogno di un calcio da fermo. La rete porta la firma di Radovanovic: gran destro su punizione favorito anche da una barriera del Napoli piazzata un po' troppo approssimativamente.

L'unica buona notizia di giornata per Mazzarri è che i suoi hanno almeno l'orgoglio per reagire. Il Novara si coccola l'impresa fino a una manciata di minuti dalla fine poi è costretto a capitolare e ad accontentarsi del pareggio anche a causa di un calo di concentrazione del reparto arretrato che con un po' di goffaggine, nel tentativo di liberare l'area su cross di Lavezzi, serve di fatto la palla del pareggio a Dzemaili che infila al volo. Napoli che sfiora il raddoppio nelle battute finali con Maggio che fallisce con un tiro al volo ma per il Novara sarebbe stata davvero una beffa indigesta. Nulla di fatto neppure poco prima del fischio finale quando gli ospiti protestano invocando invano il rigore per un contrasto dubbio tra il portiere Ujkani e Pandev.

Fatto sta che il Napoli già si trova a dover rincorrere e a colmare un sostanzioso distacco dalle prime visto che l'Udinese, battendo il Chievo 2-1, balza momentaneamente in vetta alla classifica, in attesa di capire che cosa accadrà questa sera nel posticipo tra Roma e Juventus.
A fare notizia è il mezzo passo falso del Milan, fermato sul 2-2 dal Bologna. Partita che si giudica a fatica visti i disastri arbitrali combinati dall'arbitro Rocchi, sicuramente in buona fede visto che ha distribuito equamente "dispetti" ad entrambe le squadre. E non è un caso che Allegri e Pioli siano stati alquanto tolleranti nei giudizi sull'operato arbitrale, che infine ha nuociuto più allo spettacolo che alle due contendenti. Non ne ha azzeccata una ma le più clamorose sviste riguardano almeno un paio di episodi per parte in area di rigore. È il Milan ad andare sotto ora che Di Vaio sembra essersi sbloccato definitivamente dopo il letargo di inizio stagione. L'attaccante rossoblù porta in vantaggio i suoi con un bel pallonetto ma con il suo cinismo il Milan riporta la gara in parità dopo 5' con il gol di Seedorf all'incrocio dei pali. È in questa fase che il direttore di gara infila le sue perle da contro manuale. Nega un rigore per parte e ne concede uno a Ibrahimovic su un'azione che avrebbe dovuto essere interrotta per fuorigioco. Milan in vantaggio ma Amelia pensa bene di restituire il favore intervenendo goffamente sulla conclusione vincente di Diamanti.

Partita combattuta a Bergamo dove Montella con il suo Catania ha sfiorato il colpo gobbo dominando la prima parte di gara e passando in vantaggio con un colpo di testa di Legrottaglie dopo 18'. Ma un secondo tempo giocato in dieci per l'espulsione di Spolli ha rovinato i piani dell' "aeroplanino" . Carta vincente di Colantuono è stato l'ingresso di Tiribocchi a inizio ripresa. Suo il gol piuttosto fortunoso che ha evitato all'Atalanta quella che sarebbe stata la prima sconfitta interna stagionale. 0-0 invece nel match di Cagliari che ospitava il Parma.

Stasera si chiude con la super classica tra Juventus e Roma. Ci si aspettano tante risposte con la Juve che dovrà riprendersi la vetta e la Roma che tra mille infortuni decreterà nel bene o nel male il futuro della sua guida tecnica, con Luis Enrique fortemente in discussione.

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