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Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2011 alle ore 12:38.

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Wsj: Merkel chiamò Napolitano per suggerire un cambio del premier. Nella foto l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (a sinistra) con il cancelliere tedesco Angela MerkelWsj: Merkel chiamò Napolitano per suggerire un cambio del premier. Nella foto l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (a sinistra) con il cancelliere tedesco Angela Merkel

Per scongiurare che la crisi italiana affondasse l'euro, a ottobre Angela Merkel chiamò il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano «suggerendogli» di trovare un altro premier per sostituire Silvio Berlusconi. Lo scrive il Wall Street Journal in una sorta di retroscena delle pressioni sul Quirinale che portarono all'avvicendamento tra Berlusconi e Mario Monti. Secondo il Wsj «in una fredda serata d'ottobre» il cancelliere tedesco telefonò al Quirinale «violando la regola non scritta che vieta a un Paese dell'Ue di intervenire nella politica interna di un'altro membro. Ma quella sera - prosegue il quotidiano Usa - Angela Merkel gentilmente incoraggiò l'Italia a cambiare il suo primo ministro, se Silvio Berlusconi non fosse riuscito a cambiare l'Italia».

Il Wall Street Journal riferisce che Merkel disse a Napolitano che «gli sforzi decisi per tagliare il deficit erano stati apprezzati ma che l'Europa voleva riforme più aggressive per spingere la crescita economica. La cancelliera tedesca disse di temere che Berlusconi non fosse sufficientemente forte per farle». Il quotidiano economico-finanziario statunitense sostiene che Napolitano recepì il messaggio e nei giorni successivi iniziò discretamente a sondare i partiti politici italiani per verificare il loro eventuale sostegno a un nuovo Governo se Berlusconi non fosse riuscito a soddisfare le condizioni poste dall'Europa e dai mercati». Dopo alcuni giorni, in rapida successione Mario Monti fu nominato prima senatore a vita e poi, dopo le dimissioni di Berlusconi, fu incaricato di formare il suo attuale Governo.

La smentita del Quirinale
Una nota del Quirinale, però, smentisce la ricostruzione del Wsj, affermando che nella telefonata tra il capo dello Stato e la Merkel non furono affrontati temi di politica interna italiana ma solo le misure necessarie per la difesa dell'euro. «In riferimento ad alcune indiscrezioni di stampa, internazionale e italiana - si legge nella nota del Colle - si precisa che nella telefonata, niente affatto segreta, del 20 ottobre 2011, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Cancelliere della Repubblica federale tedesca, Angela Merkel, non pose alcuna questione di politica interna italiana, né tanto meno avanzò alcuna richiesta di "cambiare il premier". La conversazione ebbe per oggetto soltanto le misure prese e da prendere per la riduzione del deficit, in difesa dell'euro e in materia di riforme strutturali».

Berlino si accoda alla smentita
«Non vi è nulla da aggiungere alla accurata descrizione della conversazione fornita dall'ufficio del presidente italiano». Con queste parole una portavoce del Governo tedesco ha appoggiato la smentita del Quirinale sulla telefonata tra il cancelliere Angela Merkel e Giorgio Napolitano il 20 ottobre scorso relativa alla versione riportata dal Wall Street Journal.

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