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Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2011 alle ore 17:31.

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Sotto gli occhi degli osservatori della Lega araba continuano le protetste dei manifestanti siriani e la violenta repressione del regime di Damasco. Si aggiorna infatti di ora in ora il bilancio provvisorio delle vittime tra i manifestanti che protestano contro il regime di Bashar el Assad, uccisi dalle forze di sicurezza siriane: finora sono 32 secondo i Comitati Locali di Coordinamento. Gli osservatori della Lega Araba sono in Siria da lunedì.

Più di 100mila manifestanti fin dalla mattina si sono riuniti a Duma, un sobborgo di Damasco, per protestare contro il regime mentre la squadra di osservatori è in visita nella località a nord della capitale. Le forze siriane e gli attivisti si sono scontrati durante le proteste nella capitale al termine della preghiera del venerdì. I dissidenti hanno raccontato che le truppe hanno sparato ordigni imbottiti di chiodi per disperdere i manifestanti, che hanno reagito lanciando sassi.

Gli organizzatori avevano convocato manifestazioni di massa, sostenendo che fino a quaranta persone erano state uccise dai soldati mentre attendevano la visita dell'equipe della Lega araba. I ribelli denunciano anche la presenza di cecchini che sparano per intimorire i manifestanti. I corrispondenti, riporta la Bbc, hanno spiegato che la presenza degli osservatori ha reso più audaci i dimostranti. I gruppi dell'opposizione siriana hanno riferito che oggi sono stati recuperati i cadaveri di otto persone, anche se simili dati sono complicati da verificare. Il bilancio è drammatico: almeno 5mila persone sono decedute dall'inizio della rivolta contro il regime a marzo.

La Francia: prematuro giudizio sugli osservatori
La Francia considera però «prematuro» un giudizio sull'operato degli osservatori della Lega Araba in Siria. «La missione è al punto di partenza e non si è ancora sviluppata compiutamente. Qualsiasi tipo di giudizio sul suo esito è prematuro», ha detto Bernard Valero, portavoce del ministero degli Esteri. «Ciò che è importante, è che gli osservatori della Lega possano operare in condizioni di libertà e indipendenza», ha aggiunto.
«Devono poter stabilire tutti i contatti che ritengono necessari per ottenere l'effettiva attuazione da parte delle autorità siriane del piano della Lega Araba» - ha concluso il portavoce - che comporta «la fine della repressione, il rilascio dei prigionieri politici e il libero accesso della stampa internazionale sul territorio siriano».

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