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Questo articolo è stato pubblicato il 05 gennaio 2012 alle ore 19:22.

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ministro dell'interno Annamaria Cancellieri (Ansa)ministro dell'interno Annamaria Cancellieri (Ansa)

Dopo il barbaro assassinio, durante un tentativo di rapina, di un negoziante cinese e della figlioletta di nove mesi che mercoledì notte ha scosso la capitale, il Governo scende in campo per assicurare un rafforzamento immediato delle forze di polizia, già previsto nel patto per la sicurezza siglato a Roma nei giorni scorsi. Ad annunciarlo, al termine della riunione al Viminale dedicata al delitto di mercoledì notte, è stato il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri che ha annunciato «un'ulteriore e decisa intensificazione delle azioni di prevenzione e contrasto. Lo Stato è presente e lo dimostrerà». Ci sarà quindi «un immediato incremento su Roma delle unità delle forze di polizia, nel quadro degli impegni assunti con il recente Patto per la sicurezza».

L'ambasciata cinese a Roma: Italia prenda assassini
Insomma, l'esecutivo assicura una più incisiva presenza delle forze dell'ordine su «obiettivi territoriali mirati». Un modo per rispondere anche all'appello lanciato oggi dal'ambasciata cinese a Roma «scioccata e sgomenta per la tragedia» nel quartiere di Tor Pignattara, periferia sud-est della capitale. Nel condannare «gli assassini per la loro atrocità e la violenza disumana», l'ambasciata cinese ha infatti chiesto «alle autorità italiane di prenderli e assicurarli alla giustizia» e ha invitato i cittadini cinesi in Italia «a rafforzare la propria consapevolezza a garanzia della sicurezza personale».

Da domani 130 agenti in più per le strade della capitale
Da domani, quindi, arriveranno nella capitale i primi 130 uomini delle forze dell'ordine stabiliti nel terzo patto per Roma sicura che prevede in tutto 400 uomini entro la fine di gennaio. Intanto prosegue la caccia ai killer. Posti di blocco "a rete" dei carabinieri sono stati disposti attorno al quartiere di Tor Pignattara e nel resto della città per catturare i due banditi fuggitivi. Gli investigatori stanno ascoltando i residenti della zona per raccogliere elementi utili per identificare lo scoooter a bordo del quale i due rapinatori sono fuggiti e stanno analizzando le immagini delle telecamere presenti nella zona dove è avvenuto il duplice omicidio.

Un solo proiettile ha ucciso Zhou e Joy
Il commerciante cinese di 31 anni, Zhou Zheng, e sua figlia di sei mesi, Joy, sono stati uccisi a colpi di pistola dai rapinatori. I malviventi hanno ferito anche la moglie dell'uomo, la 26enne Li Yan (Lia), attualmente ricoverata in ospedale. I due cinesi, dopo aver chiuso il proprio bar con phone center, stavano rientrando a casa prima delle 22, quando due rapinatori, con i volti coperti dai caschi, li hanno minacciati con una pistola e hanno cercato di strappare la borsa della donna.

Il commerciante, che aveva la figlia in braccio, ha reagito cercando di opporsi. Stesso comportamento da parte della moglie. Uno dei malviventi ha sparato colpendo l'uomo e la figlia e ferendo la moglie. È stato un solo proiettile a compiere il duplice omicidio, ha poi confermato l'esito dell'autopsia. Il proiettile, di piccolo calibro, ha trapassato il cranio della piccola e si è poi conficcato nel cuore del padre, che la teneva in braccio, uccidendo entrambi.

Quando sono arrivati i soccorsi, per Zhou e la piccola non c'era più nulla da fare. Lia è stata invece ricoverata. Roma capitale - ha reso noto il Campidoglio - ha proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie.

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