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Questo articolo è stato pubblicato il 05 gennaio 2012 alle ore 21:06.

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Dai servizi pubblici locali alle poste, dai trasporti alle banche all'energia, fino alle professioni e alla semplificazione dell'attività amministrativa. Sono queste alcune delle proposte tecniche inviate dall'Antitrust al Parlamento per favorire la concorrenza e «fare ripartire al più presto la crescita economica».

«Garantire l'equità sociale»
Le liberalizzazioni sono necessarie, scrive l'Antitrust, ma vanno «accompagnate con interventi che garantiscano l'equità sociale e che favoriscano, anche attraverso le opportune riforme del diritto del lavoro, nuove opportunità di inserimento per i soggetti che ne uscissero particolarmente penalizzati».

Scorporare Banco Posta da Poste Italiane
Scorporare Banco Posta da Poste Italiane, ridefinire il servizio universale, limitandolo ai servizi veramente essenziali e ridurre la durata dell'affidamento a Poste, attualmente fissata a 15 anni. È quanto si legge nella segnalazione a Governo e Parlamento dell'Antitrust, che spiega: per Banco Posta, occorre prevedere la costituzione di una società separata da Poste, che abbia come oggetto sociale lo svolgimento dell'attività bancaria e che risponda ai requisiti della normativa settoriale.

«Superare le incrostazioni corporative»
L'Antitrust, si legge ancora nel testo, «ha consapevolezza che per superare le numerose incrostazioni corporative e le resistenze dei grandi attori economici a un'effettiva apertura del mercato, la politica di liberalizzazioni dovrà inevitabilmente essere una sorta di work in progress»; ma - aggiunge - «l'urgenza della crisi richiede di non indugiare e di attuare gli interventi di immediata applicazione». Per l'autorità «non vanno sottovalutati i costi sociali sottesi, nel brevissimo periodo, alle liberalizzazioni».

L'Autorità per il settore ferroviario
L'Antitrust auspica che sia «resa rapidamente operativa l'Autorità dei Trasporti» per il settore ferroviario. «Sarà così possibile vigilare sulla "terzietà"» della gestione di tutte le infrastrutture ritenute essenziali per lo svolgimento di un corretto confronto concorrenziale nei servizi di trasporto ferroviario merci e passeggeri - spiega l'Antitrust -. La stessa Autorità dovrebbe individuare misure idonee a mantenere in equilibrio il finanziamento degli obblighi di servizio pubblico. Nel trasporto ferroviario regionale vanno previsti premì, in termini di risorse pubbliche, per le amministrazioni regionali che decidano di non rinnovare per altri sei anni l'affidamento diretto con Fs.

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