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Questo articolo è stato pubblicato il 09 gennaio 2012 alle ore 18:50.
L'ultima modifica è del 09 gennaio 2012 alle ore 17:12.

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Ricercati in tutta Italia due nordafricani. E alcuni tour operator cinesi bloccano le partenze verso l'Italia. Nella foto il sindaco Gianni Alemanno che ieri si è recato a Torpignattara sul luogo dell'omicidio (Ansa)Ricercati in tutta Italia due nordafricani. E alcuni tour operator cinesi bloccano le partenze verso l'Italia. Nella foto il sindaco Gianni Alemanno che ieri si è recato a Torpignattara sul luogo dell'omicidio (Ansa)

Due decreti di fermo sono stati stati emessi dalla magistratura romana a carico di due maghrebini per il duplice omicidio di un cittadino cinese di 31 anni e la figlia di nove mesi nel corso di una rapina a Roma. La tragedia è avvenuta il 4 gennaio scorso nel quartiere periferico di Torpignattara. I killer di Zhou Zeng e della piccola Joy non sono ancora stati trovati, ma pm e investigatori si dicono «certi del loro rintraccio». Gli inquirenti chiedono comunque il massimo riserbo sulla vicenda, anche perché le indagini potrebbero essere state compomesse dalla fuga di notizie.
Per l'identificazione dei due sono state decisive le tracce di dna lasciate sulla borsa con i soldi, sui caschi usati e su una t-shirt macchiata di sangue usata per la rapina, ritrovati ieri in un casolare abbandonato sulla Prenestina, ma anche le immagini di una telecamera. Gli investigatori hanno parlato di «rapina degenerata in omicidio» e, allo stato, escludono che all'episodio delittuoso abbia preso parte un terzo soggetto. Le ricerche sono state estese a tutta l'Italia, ma anche a livello internazionale, attraverso l'Interpol.

L'identikit degli assassini
Giovani, tra i venti e trenta anni, e con piccoli precedenti per furto, rapina, ricettazione. Questo è l'identikit dei ricercati. Uno di loro sarebbe rimasto ferito ad una mano e probabilmente il suo sangue avrebbe macchiato le banconote poi ritrovate in una borsa. I due, rapinatori non professionisti, dopo gli omicidi presi dal panico, avrebbero lasciato inconsapevolmente tracce un po' ovunque, abbandonando lo scooter e i loro caschi e lasciando le due borse sottratte davanti a un casolare a due chilometri dal luogo del delitto. Una delle due borse abbandonate, quella della donna, era vuota, mentre l'altra era quella del marito e conteneva 16mila euro in banconote macchiate di sangue. Ma i rapinatori sarebbero stati ripresi anche da alcune telecamere durante la loro fuga, una di queste telecamere li avrebbe ripresi alla Stazione Termini.

Roma al setaccio, controllate 4mila persone. L'amabasciatore cinese: i rapporti con l'Italia non saranno compromessi
La città, intanto, è al setaccio: la Questura di Roma ha controllato circa 4mila persone, ma anche internet point e money transfer della Capitale con perquisizioni mirate, arresti e sequestri di videopoker illegali, armi, munizioni e ordigni esplosivi.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ieri si è recato a Torpignattara sul luogo dell'omicidio per deporre un omaggio alle vittime, oggi ha incontrato in Campidoglio una delegazione di rappresentanti della comunità cinese romana, guidata dall'ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese. «La relazioni tra Italia e Cina sono molto buone si stanno sviluppando politicamente, economicamente e non saranno compromesse da quanto accaduto», ha detto al termine dell'incontro l'ambasciatore cinese Ding Wei.

Domani la fiaccolata. Cancellieri: drammatico fatto di due scellerati
Per domani, martedì 10 gennaio, è prevista alle 17 la fiaccolata organizzata dal quartiere di Torpignattara. I manifestanti, che arriveranno da ogni parte d'Italia, si ritroveranno alle 15 a piazza Vittorio, cuore della Chinatown romana, per poi muoversi da via Principe Eugenio fino a largo Perestrello, passando per il luogo del duplice omicidio, via Alò Giovannoli.
Sull'omicidio è tornata anche il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, che ha sottolineato come «dobbiamo vedere le cose nella loro dimensione. E' un fatto drammatico, terribile che ha sconvolto tutti, ma che non è nel segno di bande che si rincorrono, di escalation collegate». Per il ministro si tratta di «un drammatico fatto di due scellerati. Roma la stiamo guardando molto. Ci stiamo lavorando molto e ritengo che la popolazione possa stare tranquilla».

Alcuni tour operator ritardano le partenze verso l'Italia per motivi di sicurezza
Nei giorni scorsi proprio l'ambasciata cinese aveva diffuso una dichiarazione in cui invitata il governo italiano a fare di tutto per garantire la sicurezza dei suoi cittadini. E la risposta delle istituzioni è stata immediata. Tuttavia, secondo quanto riporta il "China Daily", alcuni tour operator starebbero ritardando le partenze dei viaggi verso l'Italia per motivi di sicurezza. Su internet in Cina continuano i commenti sulla vicenda e in molti puntano il dito contro l'eccesso di «garantismo» in Italia. Molti in partenza per il Belpaese affermano di non voler portare molto denaro contante in Italia a causa della situazione, soprattutto a Roma dove, negli ultimi mesi, diversi cinesi proprietari di negozi e ristoranti hanno subito atti criminosi.
A confermare che l'omicidio di Roma avrà ripercussioni nei prossimi mesi in termini di arrivi di cinesi in Italia, e quindi di spesa nel nostro Paese, è Alberto Corti, direttore di Federviaggio, Federazione del turismo organizzato aderente a Confcommercio. Per il tour operator specializzato Chinasia, invece, riflessi sugli arrivi di cinesi in Italia non dovrebbero registrarsi ma sicuramente i turisti che arriveranno circoleranno con molto meno denaro contante in tasca. «I cinesi sono soliti arrivare con molto denaro - spiega un dirigente del tour operator - e, quel che è sicuro è che staranno molto più attenti, useranno meno contante e vorranno utilizzare maggiormente le carte di credito».

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