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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2012 alle ore 09:31.

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Liberalizzazioni, ministri in campoLiberalizzazioni, ministri in campo

Avanti con il piano. Nel consiglio dei ministri, durato oltre tre ore, c'è stato spazio anche per discutere del decreto in arrivo la prossima settimana sulle liberalizzazioni e concordare sulla linea Monti: procedere con «un'azione vasta in tempi brevi». Il varo del provvedimento dovrebbe arrivare il 19 gennaio, alla vigilia del trilaterale Monti-Merkel-Sarkozy, o il 22.

Durante la lunga riunione di ieri, convocata principalmente per approvare provvedimenti sui rifiuti in Campania e sull'università, non sarebbero comunque mancate osservazioni su alcuni contenuti del decreto con opinioni anche differenti rispetto a quanto inserito nelle bozze assemblate dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà. Tra gli esiti della riunione dovrebbe esserci probabilmente anche lo stralcio della norma che tocca l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori per favorire le fusioni tra imprese. Sul punto, durante il consiglio dei ministri, si sarebbe soffermata il ministro competente, Elsa Fornero, per mettere in evidenza l'opportunità di rimandare un intervento in materia a un veicolo diverso dopo un più complessivo confronto con i sindacati.

Al ministro della Giustizia, Paola Severino, il compito invece di fare una valutazione sul pacchetto professionisti. Severino non ha mancato di rilevare come sul tema esista già una delega al governo da portare avanti attraverso un regolamento e che quindi occorrerà un preciso coordinamento con eventuali altri interventi. Dal canto suo, il premier ha ritenuto fondate le ragioni non solo della Fornero ma anche della stessa Severino, nell'ottica comunque di un lavoro di squadra che dovrà portare al via libera del Dl in tempi molto stretti.

La separazione della rete ferroviaria da Fs e le misure sulla rete dei carburanti sarebbero invece i punti su cui si concentra l'attenzione del ministro dello Sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti Corrado Passera. Secondo alcune ricostruzioni, il super ministro dell'economia reale – che però smentisce un intervento sul tema ieri in Cdm – avrebbe sottolineato l'opportunità di ulteriori valutazioni sul pacchetto ferrovie, mentre sui carburanti si sarebbe convenuto di ritoccare una parte del pacchetto con un lavoro d'équipe tra lo stesso ministro, il sottosegretario Claudio De Vincenti e il viceministro all'Economia Vittorio Grilli. I temi più delicati, che potrebbero essere sfumati, sono le esclusive tra compagnie e distributori e l'obbligo di vendita degli impianti.

Ad ogni modo gli uffici legislativi lavorano ancora alla versione definitiva del testo che potrebbe ampliare il suo raggio d'azione imbarcando misure su semplificazioni, scuola, telecomunicazioni, forse infrastrutture. Le nuove bozze contengono di certo novità per facilitare gli investimenti in nuovi rigassificatori (si veda l'articolo in basso). Potrebbe poi entrare, per difendere i «campioni nazionali» dell'industria, la norma anti scalata sulla «passivity rule» per facilitare misure di contrasto a un'offerta pubblica. Novità in vista anche per l'innovazione: il ministero dello Sviluppo economico, sulla scia della segnalazione dell'Authority per le comunicazioni, punta a istituzionalizzare un programma sull'Agenda digitale.

E, nel pacchetto, non si può escludere venga inserita in extremis anche una correzione per sbloccare il caso delle frequenze per il digitale terrestre concesse in via gratuita. La via allo studio è una valorizzazione delle risorse con il coinvolgimento degli operatori della banda larga mobile.

Per quanto riguarda banche e assicurazioni, restano in circolazione bozze diverse: solo in alcune il capitolo è presente. Tuttavia, incontrando i vertici dei partiti ieri pomeriggio, Monti avrebbe confermato l'intenzione di procedere anche in questo campo, senza indietreggiare rispetto alla strategia di un intervento a 360 gradi.

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