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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2012 alle ore 16:05.
L'ultima modifica è del 17 gennaio 2012 alle ore 10:23.

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Cresce il numero delle vittime
I sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno trovato altri cinque cadaveri sulla Costa Concordia affondata nelle acque dell'Isola del Giglio. Guardia Costiera e Vigili del fuoco stanno procedendo al recupero dei corpi. Le vittime del naufragio sono dunque al momento undici.

Gli incursori della Marina hanno aperto due varchi sulla Costa Concordia, tramite piccole esplosioni, per permettere ai sommozzatori di raggiungere parti della nave non ancora ispezionate. Dopo l'incertezza meteo di ieri, il cielo è sereno e il mare è tranquillo, condizioni che aiutano le ricerche.

«Bisogna fare in fretta perché le condizioni meteoclimatiche stanno per cambiare e anche per evitare e per prevenire rischi ambientali, perché l'eventuale rottura di serbatoi avrebbe effetti difficilmente valutabili».
A dirlo in tv è stato stamane il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, riferendosi alla Costa Concordia. «C'è il rischio che la nave vada più in giù e non esistono mezzi meccanici per trattenerla - continua -. Stiamo operando in una situazione veramente al limite». Riferendosi al possibile salvataggio dei dispersi il ministro ha poi detto che «considerando l'alto numero di dispersi non è da escludere, ma bisogna fare in fretta». E ancora: «I subacquei stanno facendo un lavoro molto rischioso - spiega - operando in condizioni molto difficili, ma necessarie per cercare di recuperare eventuali altre persone. Ora la priorità è salvare le possibili vite umane».

I dispersi
I dispersi del naufragio della Costa Concordia potrebbero essere «meno di 29» ha detto sempre in tv il prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi. Il prefetto ha spiegato che è in corso la revisione e il confronto delle liste e dei nominativi e nelle prossime ore verrá fornito un elenco aggiornato che «dovrebbe essere inferiore a 29». Linardi ha confermato che gli italiani mancanti all'appello «sono sei», e che i membri dell'equipaggio dispersi «sono 4».

Secondo il quotidiano Frankfurter Allgemeine, sono invece 12 (nella lista ne figurano 13) i passeggeri tedeschi della "Costa Concordia" che risultano ancora dispersi, cinque dei quali sono anziani che provengono dal land dell'Assia. Un'altra coppia, originaria di Berlino, avrebbe difficoltà di movimento per aver subito un'operazione all'anca, come ha spiegato il figlio denuciandone la scomparsa alla polizia; delle altre persone ancora disperse due provengono dal Norreno-Vestfalia e due dal Baden-Wurttemberg.

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